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Inviato

ribadisco l'impressione che mi aveva fatto la prima volta che me lo avevi fatto ascoltare in macchina :wub:

molto molto bello e ben suonato. di gran gusto!

  • 6 months later...
Inviato

EP (o mini-CD, che dir si voglia...) finalmente pronto.

Mixato da Andrea Cajelli presso "La Sauna Recording Studio" di Varese, mastering by "New Mastering Studio" di Milano.

Ecco il link al promo su Soundcloud: http://soundcloud.com/bialogard/sets/bialogard-ep-2012-promo/s-1GtlY

A breve disponibili anche le copie fisiche, una volta scelto titolo, artwork, etc.

Ogni commento è benvenuto e mi fa davvero piacere condividere con voi, in anteprima, questa nostra nuova "fatica" discografica.

Inviato

oramai dopo 10 anni di frequentazione riconosco un mixaggio del cujo alle prime tre note :lol:

sarei troppo di parte (mi piace il genere e mi piace come e dove è stato registrato) per cui mi limito a "bel lavoro dan"!

mi piacerebbe averlo in cd per tenerlo in macchina (mi sa di invernale)

in particolare la 5...destrutturata, inquietante

mi vengono tanti paragoni (che credo apprezzeresti) ma me li tengo per me per non inquinarti il 3d di impressioni posticce (mie)

sicuro che alla prima occasione ne parliamo (milano o su in sauna)

Inviato

Prime impressioni dopo il primo ascolto:

da ignorante del genere non colgo possibili riferimenti, ma la vostra impronta mi sembra coerente e riconoscibile attraverso le canzoni, cosa che apprezzo molto.

Congratulazioni per le chitarre, protagoniste (senza protagonismo) del sound del gruppo, sempre intelleggibili nonostante i suoni fortemente effettati e i densi arrangiamenti.

Non so se per scelte stilistiche vostre o forse anche di genere, anche la voce aderisce e contribuisce al generale sound rarefatto, cosa di per se interessante e piacevole, ma, unica mia perplessità, forse così annegata nell'effetto o forse un pelo indietro nel mix, trovo che tenda a perdersi tra gli strati sonori, a discapito dell'intelleggibilità delle parole e della linea melodica.

Per il mio orecchio avrei teso a invertire il bilancio di detta intelleggibilità con le chitarre, o almeno a parificarlo. Per esempio, nell'ultimo brano la "sento" bene, probabilmente anche per un mix con più spazi.

Detto questo, un gran bel lavoro da cui traspaiono professionalità e chiarezza sulla direzione artistica del gruppo, e che mi ha impressionato, e qui sono di parte, per la qualità dei suoni - e del gear!!!

Grande atmosfera

Inviato

Ringrazio tutti per l'ascolto e le considerazioni condivise. Ale, spero ci vedremo presto per provare insieme qualche pedale e per ascoltare il disco.

Prime impressioni dopo il primo ascolto:

da ignorante del genere non colgo possibili riferimenti, ma la vostra impronta mi sembra coerente e riconoscibile attraverso le canzoni, cosa che apprezzo molto.

Congratulazioni per le chitarre, protagoniste (senza protagonismo) del sound del gruppo, sempre intelleggibili nonostante i suoni fortemente effettati e i densi arrangiamenti.

Non so se per scelte stilistiche vostre o forse anche di genere, anche la voce aderisce e contribuisce al generale sound rarefatto, cosa di per se interessante e piacevole, ma, unica mia perplessità, forse così annegata nell'effetto o forse un pelo indietro nel mix, trovo che tenda a perdersi tra gli strati sonori, a discapito dell'intelleggibilità delle parole e della linea melodica.

Per il mio orecchio avrei teso a invertire il bilancio di detta intelleggibilità con le chitarre, o almeno a parificarlo. Per esempio, nell'ultimo brano la "sento" bene, probabilmente anche per un mix con più spazi.

Detto questo, un gran bel lavoro da cui traspaiono professionalità e chiarezza sulla direzione artistica del gruppo, e che mi ha impressionato, e qui sono di parte, per la qualità dei suoni - e del gear!!!

Grande atmosfera

Grazie mille. Confermo che la scelta della voce così "indietro" nel mix è frutto della volontà (certo non particolarmente innovativa...) di farla "suonare" come uno strumento piuttosto che come cantato a sè stante. L'ultimo brano apre forse un po' le porte a quelli che possono essere gli scenari futuri, stando alle ultime cose che abbiamo provato in sala direi che parremmo essere più indirizzati verso un'impronta psichedelica e kraut-rock (tra Tame Impala e Neu!, a voler proprio fare un paio di nomi), magari a leggero discapito della componente drem-pop e shoegaze.

  • 2 weeks later...
Inviato

Fantastico, mi ricordate un po "A Northern Chorus" e detto da me è sicuramente un complimento. I suoni di chitarra sono fantastici, c'è qualcosa di Kevin Shields ma hai un modo di suonare diverso, molto interessante, davvero. Facci sapere quando esce l'EP, ne prenoto una copia sin da adesso! :sm0_eusa_clap:

Grazie mille, Luca, davvero. Ovviamente copia diretta in Scandinavia per te, insieme al vecchio EP del 2010 (così senti le differenze...non c'ero io, ovvio che suoni peggio! :sorrisone::lol:;))

Chitarre registrate tutte in casa o in sala prove, a volte (per i soli effetti di ambiente senza OD e fuzz) anche in diretta nel PC con utilizzo di plugins. Avere un ingegnere informatico come altro chitarrista/cantante, in questo caso, non guasta... :sorrisone:

Inviato

E' qualche giorno che vi sto ascoltando e ora posso finalmente affermare che è davvero un ottimo lavoro! :devil:

Non saprei ricondurlo a qualche gruppo specifico, tranne che nella voce che mi rimanda molto in territori della maledetta valentina, così come i primo pezzo Saranno le mie orecchie malate, ogni tanto ci sento una spruzzata alla the stills suonati con più lentezza e molto riverbero! (tipo la quarta) Per me è un complimento, intendiamoci!

Comunque la cosa che ho notato subito è una grandissima accuratezza soprattutto nelle chitarre, begli arpeggi/intrecci e bei suoni davvero molto ricercati (ora che leggo come li avete fatti sono ancora più curioso di capire), la voce anche mi piace molto, insomma avete fatto un grandissomo lavoro! Mi interessano anche le batterie credo elettroniche dell'ultimo pezzo.. :whistle:

La traccia che preferisco è la prima, forse la più shoegaziana e la terza traccia più post-rockettara, le altre mi rimandano ad atmosfere più brit, ma tutte su un ottimo livello.

Bravi!! :fighetta: :fighetta: :fighetta: :fighetta:

PS! Quando vuoi la data insieme, mi raccomando! :TRyeh:

  • Like 1
  • 2 weeks later...
Inviato

E' qualche giorno che vi sto ascoltando e ora posso finalmente affermare che è davvero un ottimo lavoro! :devil:

Grazie Ric. Sì, a livello di produzione è stato un lavoro abbastanza "artigianale", non c'è stata post-produzione in studio ma solo mixing (e poi mastering).

Diciamo che abbiamo fatto tutto da soli, con i pregi ed i difetti del caso (e con gli inevitabili errori). E' venuto fuori un lavoro un po' più "carico" e rock di quello che pensavamo (ed avevamo in mente) all'inizio, Forse si sarebbe potuto ottenere un sound più etereo e rarefatto, ma va bene così.

Credo le prossime cose saranno più psichedeliche, e forse con una produzione più "trebly", soprattutto per quanto riguarda la batteria (stiamo già cominciando a sperimentare qualcosa).

Nell'ultimo brano ci sono due tracce di batteria elettronica + una batteria acustica suonata piuttosto chiusa e minimale.

  • 3 months later...
Inviato

azz ma avete suonato con i telescopes? sono i miei miti... ho ancora gli LP...

Sì, ma io non c'ero ancora...

Anch'io ho diversi vinili a casa dei Telescopes, soprattutto singoli ed EP del primo periodo. Bei tempi.

  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...
Inviato

Ho ricevuto oggi l'ep di Studies on Distance. Avevo ascoltato superficialmente il primo brano la settimana scorsa, e senza pensarci troppo lo comprai su bandcamp, cd "fisico" + download digitale.

Ora, probablimente so cretino, però dopo aver scaricato l'ep in mp3 ho aspettato che mi arrivasse il CD per valutarlo bene.

Mi ha fatto piacere vederli come album del mese su rockit, nonostante mi vadano poco a genio (insieme a tante altre riviste/blog/magazine/whatever) e nonostante la recensione fosse molto "generalista".

Comunque, tornando al disco. E' bello. Cioè ma proprio bello che è come un piccolo viaggio nell'UK dei fine 80. Tutto è perfetto, dalla costruzione dei brani, alla scelta della tracklist, al mixaggio. Un cazzo di mixaggio che 1) non penso in italia molti sappiano fare 2) che se mi dicessero che dietro al vetro c'era Alan Moulder, ci crederei.

Non sono bravo a scegliere un pezzo che mi piace di più, ho davvero qualche difficoltà. I pezzi non sono banali: non un semplice muro di rev+delay+fuzz che impasta tutto. Le atmosfere sono molto rarefatte e sognanti, sempre sospese tra lo shoegaze più puro e le contaminazioni dream pop. La scelta della drum machine (non so se vera scelta o esigenza) paga, perchè esalta ancora di più questo piccolo "viaggio distante". Le chitarre sono perfette, dagli arpeggi super wet, immersi nel reverb, alle parti più heavy e fuzzose, protagoniste però, come nella migliore tradizione shoegaze, sempre funzionali al pezzo e all'atmosfera. La voce è bellissima. Stop

Non voglio scendere nel dettaglio, parlando pezzo per pezzo, però permettetemi solo di dire che la chiusura con Dry Years e The Sleep è orgasmica, la più giusta e bella conclusione. E poi solo una cosa: la voce e i cori, e il modo in cui "Dry Years" si apre piano piano dopo verso la metà è da applausi.

Cazzo bravi!!!

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