Guest Bru Inviato November 15, 2011 Segnala Inviato November 15, 2011 Baricco non lo reggo. Cormac tra i grandi. Cita
Fra Inviato November 15, 2011 Segnala Inviato November 15, 2011 su baricco sono d'accordo che a volte sia stilisticamente eccessivo, però come scrive....oceano mare è bellezza pura (almeno x me) ribadisco franzen. provatelo e poi mi fate sapere Cita
Alle Inviato November 17, 2011 Segnala Inviato November 17, 2011 Su consiglio del Bru: Giorgio Scerbanenco, Milano calibro 9 Ottimo L'unico di Scerbanenco che ho letto è i Ragazzi del Massacro, bello tosto. Non pensavo fosse così venerato. Leggerò anche i restanti allora. Cita
Guest Bru Inviato November 17, 2011 Segnala Inviato November 17, 2011 L'unico di Scerbanenco che ho letto è i Ragazzi del Massacro, bello tosto. Non pensavo fosse così venerato. Leggerò anche i restanti allora. Beh gode da tempo di grande culto lo Scerba. Cita
Guest Auro Inviato November 17, 2011 Segnala Inviato November 17, 2011 Baricco non lo reggo. Idem. Cita
Kernel7 Inviato November 18, 2011 Segnala Inviato November 18, 2011 Vabbeh, è un classicone che la maggior parte di voi avrà sicuramente già letto, comunque io mi sto divorando l'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, che trovo veramente eccezionale. Vi consiglio assolutamente la versione con i versi in lingua originale a fianco, perchè molte volte la traduzione italiana si perde per strada concetti importanti. Cita
Fra Inviato November 19, 2011 Segnala Inviato November 19, 2011 A me il film "On the road" non è piaciuto per niente: la scena finale è veramente pacchiana, la classica americanata che ti fa dire "mavaffancuore"! Il libro però non l'ho letto, magari è meglio! "Oceano mare" un vero capolavoro, visto anche in una rappresentazione teatrale (Locanda Almayer) pienamente d'accordo, "Seta" bello ma forse un po' eccessivo nei suoi orpelli stilistici...grande Baricco in ogni caso. Ciao! Credondi non ricordarmelo più a sto punto, ho in mente la famiglia che si presenta al bimbo sulla spiaggia ma poi la pacchianata qual è? Mi Sa che l'ho rimossa Cita
Fra Inviato November 19, 2011 Segnala Inviato November 19, 2011 Idem. Ci può stare, peccato però. Superata la "diffidenza" c'è tanta roba sotto Cita
Guest Bru Inviato November 19, 2011 Segnala Inviato November 19, 2011 Ci può stare, peccato però. Superata la "diffidenza" c'è tanta roba sotto Nessuna diffidenza. L'ho letto quando uscì, prima della "moda". Oceano mare lo trovai pure bellino. E' che la roba che sta sotto la trovo comunque sempre piena di orpelli e "barocchismi". Preferisco stili più asciutti e diretti; in letteratura diciamo "classica", par rapportargli altri nomi, Moravia andava sempre dritto e di muso verso le cose, mentre Baricco ha bisogno di mettere in vetrina la tangenziale del percorso. Gli piace guardarsi allo specchio e lo trovo stucchevole. Cita
hivez Inviato November 20, 2011 Segnala Inviato November 20, 2011 Nessuna diffidenza. L'ho letto quando uscì, prima della "moda". Oceano mare lo trovai pure bellino. E' che la roba che sta sotto la trovo comunque sempre piena di orpelli e "barocchismi". Preferisco stili più asciutti e diretti; in letteratura diciamo "classica", par rapportargli altri nomi, Moravia andava sempre dritto e di muso verso le cose, mentre Baricco ha bisogno di mettere in vetrina la tangenziale del percorso. Gli piace guardarsi allo specchio e lo trovo stucchevole. Cita
Fra Inviato November 20, 2011 Segnala Inviato November 20, 2011 Nessuna diffidenza. L'ho letto quando uscì, prima della "moda". Oceano mare lo trovai pure bellino. E' che la roba che sta sotto la trovo comunque sempre piena di orpelli e "barocchismi". Preferisco stili più asciutti e diretti; in letteratura diciamo "classica", par rapportargli altri nomi, Moravia andava sempre dritto e di muso verso le cose, mentre Baricco ha bisogno di mettere in vetrina la tangenziale del percorso. Gli piace guardarsi allo specchio e lo trovo stucchevole. Hai proprio ragione e di baricco ammiro la capacità di fare poesia con dei fronzoli stilistici molte volte non necessari, che però aiutano quel clima etereo di alcuni suoi racconti, certo Moravia molto diretto , però a me scassa i coglioni Cita
Alle Inviato November 20, 2011 Segnala Inviato November 20, 2011 Beh gode da tempo di grande culto lo Scerba. Va bene, oggi ho fatto la scorta. Cita
El Micio Inviato November 23, 2011 Segnala Inviato November 23, 2011 Finito qualche giorno fa "Vangelo di un utopista" di Don Andrea Gallo. Sono 90 pagine di cui il 10 percento si perdono tra introduzione e premesse, e alcuni passaggi sono ripetuti più volte, tant'è che in alcuni momenti mi son chiesto "ma son stato rapito dagli alieni e son tornato a 5 pagina fa?", scritto largo. Ma ne è valsa la pena. Ce n'è per tutti, dalla politica alla chiesa e la visione del mondo e della vita di un uomo e di un prete. Piacerebbe a molti qui dentro. Cita
Alle Inviato December 19, 2011 Segnala Inviato December 19, 2011 Con Arrivederci amore ciao penso di aver contratto una sorta di feticismo per Massimo Carlotto. Gli ultimi 6 libri sul mio comodino ne sono una testimonianza:-) Alla faccia di tutti i noir letti fino ad ora. Un libro da leggere assolutamente, per contrarre il virus. Cita
Guest horny Inviato December 19, 2011 Segnala Inviato December 19, 2011 Con Arrivederci amore ciao penso di aver contratto una sorta di feticismo per Massimo Carlotto. Gli ultimi 6 libri sul mio comodino ne sono una testimonianza:-) Alla faccia di tutti i noir letti fino ad ora. Un libro da leggere assolutamente, per contrarre il virus. Alligatore rules Cita
cpipan Inviato December 19, 2011 Segnala Inviato December 19, 2011 Scoperta recente (per chi ha letto tutto): Håkan Nesser! L'unico nella pletora noir scandinava, eccezion fatta per Leif Persson, degno di essere letto. Dimenticate Mankell e Larsson e perdetevi nella sua pungente ironia. Imperdibile la serie con l'ispettore Barbarotti. Questo il suo esordio: "L'ispettore Gunnar Barbarotti della polizia giudiziaria avrebbe potuto benissimo chiamarsi Giuseppe Larsson. Quando era venuto al mondo il 21 febbraio 1960, suo padre Giuseppe Barbarotti e sua madre Maria Larsson erano perfettamente d'accordo su un'unica cosa. Che non volevano mai più avere a che fare l'uno con l'altra. Su tutto il resto erano in disaccordo. Per esempio sul nome del neonato (3 chili e 880 grammi, 54 centimetri). Giuseppe pensava che dovesse essere italiano, lo svedese era la lingua dei contadini e dei cafoni, e se la vita del ragazzo doveva iniziare bene, era necessario dargli un nome importante. Mamma Maria non ne voleva sapere di simili fesserie mediterranee e sentimentaliste. Il figlio doveva avere un nome sano e nordico; un nome da meridionale o da ballerino di tango l'avrebbe reso subito lo zimbello della scuola. Giuseppe avrebbe potuto impomatarsi i baffi e tornarsene a lidi più caldi, con il nome del bambino non doveva avere niente a che fare. Giuseppe spiegò che quella era una faccenda talmente importante che se Maria avesse avuto intenzione di continuare a fare ostruzionismo, avrebbe dovuto prendere seriamente in considerazione l'idea di sposarla, acquisendo in tal modo il diritto di dire la sua sul nome del primogenito. E anche su altre cosucce. Alla fine si giunse a un compromesso, dietro saggio suggerimento della sorella maggiore di Maria, Inger, che gestiva in proprio un chiosco di salsicce a Katrineholm. La lingua italiana non era comunque da disprezzare, pensava, e spesso combinando abilmente due aspetti diversi, anziché fissarsi ostinatamente su un'unica possibilità, si ottenevano risultati migliori. Per esempio, pane e salsiccia erano chiaramente da preferire a salsiccia e salsiccia. O a pane e pane. Così si arrivò a -Gunnar-, in ricordo del defunto e assai rimpianto fratello maggiore delle due sorelle, e -Barbarotti- come il padre del bambino - il quale, mentre la madre era ancora ricoverata in maternità, stava già facendo le valigie per tornarsene a Bologna. Entrambi si dissero soddisfatti almeno in parte della soluzione proposta, anche perché nessuno dei due trovava che Giuseppe Larsson suonasse particolarmente bene." Tratto da "L'uomo senza un cane" Guanda 2008 Cita
Alle Inviato December 19, 2011 Segnala Inviato December 19, 2011 Mi manca Carlotto. Fidati, inizia da lì. Tosto, più di Izzo. Cita
Alle Inviato December 19, 2011 Segnala Inviato December 19, 2011 Alligatore rules Yeah...ho attaccato ieri con il cantante di blues:-) Cita
Guest Bru Inviato December 19, 2011 Segnala Inviato December 19, 2011 Fidati, inizia da lì. Tosto, più di Izzo. L'hai letto alla fine Izzo? Cita
Alle Inviato December 20, 2011 Segnala Inviato December 20, 2011 Si si tutta la trilogia, bello. Non pensavo. Cita
hivez Inviato December 21, 2011 Segnala Inviato December 21, 2011 Consiglio questo: http://blog.alibertieditore.it/wp-content/uploads/2011/12/SPINOZA-VAURO_cover_07_LOW.jpg Cita
Guest Re Mida Inviato September 9, 2012 Segnala Inviato September 9, 2012 Un grandissimo autore e un grandissimo libro: "Il silensio dell'onda", di Carofiglio. Letteratura vera, quella che quando chiudi l'ultima pagina resti assorto. Piacevole scoperta, casuale, Dave Zeltserman. Tradotto in italiano troviamo "La trilogia nera", che contiene 3 suoi lavori. Crudo e diretto. Cita
Fra Inviato September 9, 2012 Segnala Inviato September 9, 2012 Lo schiaffo - c.tsiolkas Consigliatissimo Cita
Miki Inviato September 9, 2012 Segnala Inviato September 9, 2012 Ho iniziato a leggere per caso "La caduta dei giganti" di Follet... 1000 pagine ma si legge che è un piacere, romanzo storico, intrighi, qualche scenetta pop porno... Cita
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