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Inviato

Bel video esplicativo. L'ho ascoltato in cuffia. La riconferma che il chitarraio si fa un sacco di pugnette sul nulla. Il brasilian è leggermente più chiaro e ha più attacco. Una peculiarità facilmente superabile con una leggera aggiustata di equalizzatore. Sono sostanzialmente due ottimi legni simili al 90 %. Quel 10% che resta di "differenza", uno con un discreto orecchio riesce a colmarlo con facilità (eq, posizionamento microfono, plettro, etc...), oppure si tiene il suono dell'indian che è già molto bello di suo. Tutto il resto è marketing! 

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Inviato

Il peso medio del palissandro indiano si aggira sugli  850Kg/mt3, il palissandro brasiliano o jacaranda è più denso e pesante con un peso che varia dai 930 ai 1100kg/mt3.

Il suono del palissandro brasiliano si avvicina più all'ebano che al palissandro indiano ed è caratterizzato da un ottimo bilanciamento su tutte le frequenza.

Inviato

Sulle classiche ed acustiche si usa per fasce e fondo, praticamente mezza chitarra..sulle elettriche (di pregio) solo per il manico.

 

Cmq c'è sempre differenza.

 

Manico Palissandro Indiano:

 

conferisce al manico una sonorità leggermente più smorzata sulle frequenze acute, è un legno piuttosto poroso e perciò più soggetto alle variazioni climatiche e alla ritenzione di umidità e sporcizia.

 

Manico Palissandro Brasiliano:

 

non essendo particolarmente poroso risulta stabile e affidabile. Il feel sotto le dita è simile a quello dell'ebano per cui liscio e veloce ma più caldo.

 

Per molti liutai la differenza è solo estetica.

Inviato

video molto interessante. Si sente nettamente la differenza. Non che uno dei due legni sia necessariamente migliore dell'altro, è solo una questione di gusti, ma è impressionante come la sola tastiera di legno diverso faccia tutta questa differenza tra le due chitarre.

Inviato

boh a me in questi video mi viene sempre il dubbio che a suonare in un certo modo sia QUEL pezzo di brasiliano e QUEL pezzo di indiano, oltretutto generalmente due chitarre anche costruite con legni identici suonano diverse, quindi difficile imputare lievissime differenze ad uno solo dei componenti, qualsiasi esso sia.

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Inviato

Se si parla di legni è un discorso (i legni hanno delle caratteristiche ben precise), se si parla di chitarre è un altro (ogni chitarra ha diverse varianti). 

 

Ogni chitarra è diversa dall'altra ma questo dipende da 1000 fattori. Lo stesso strumento durante l'anno/i suona in maniera diversa (dovuto dalla cristallizzazione delle vernici e dai diversi gradi di umidità ad esempio).

 

Concordo che lo strumento va valutato nell'insieme.

Inviato

Quoto, quante volte avete sentito due strato costruite con stessi legni suonare uguali, da spente? 

 

Quoto pure io...

 

Ma pure se sposti da una chitarra all'altra la stessa mascherina e i p.up non è detto che tu abbia lo stesso risultato.

il legno conta ovunque a meno che tu monti un p.up dalla uscita e resistenza esagerata che tanto ammazza tutto.

Inviato

Siamo d'accordo, ma questo è il test migliore che si possa fare per cercare di capire le differenze fra le 2 essenze. Altrimenti dobbiamo arrenderci ad una specie di "agnosticismo" chitarristico...

Io sento una differenza netta fra le 2...e penso che un buon 70% di ciò sia dovuto ai legni diversi: il brasiliano lo sento molto più chiaro e ricco di armoniche, ma allo stesso tempo meno profondo sui bassi. Per me sul fingerpicking stravince, sullo strumming se la giocano.

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Inviato

La differenza si sente ma non "vince o stravince" nessuna delle due..

Quello che per te può essere un pregio per altri può non piacere.

Ho avuto e provato diverse chitarre classiche da concerto con fasce e fondo in jacaranda (Ramirez anni 70, Khono, Frignani ecc..) e gli ho sempre preferito il palissandro indiano. Ci sono molte Goodall, Mcilroy adatte al fingerstyle con fasce e fondo in palissandro indiano. Per non parlare di Lowden e Maton che il palissandro non ce l'hanno neanche.

Inviato

Infatti ho detto "per me", mica pretendo che tutti siano d'accordo. Io trovo che quella definizione, quella brillantezza e quella ricchezza armonica siano perfette per il fingerpicking, forse un filo meno per lo strumming, tutto lì.

Inviato

Tra l'altro riascoltando e soffermandosi sul suono e sulle pugnette, il brasilian ha piú medie che a mio gusto rendono il suono un pó piú (consentitemi) "cartonato" ed inoltre pare pure che abbia un compressore acceso davanti. Secondo me l'indian con un filo di alte evidenziate vince.

Inviato

Siamo d'accordo, ma questo è il test migliore che si possa fare per cercare di capire le differenze fra le 2 essenze. Altrimenti dobbiamo arrenderci ad una specie di "agnosticismo" chitarristico...

Io sento una differenza netta fra le 2...e penso che un buon 70% di ciò sia dovuto ai legni diversi: il brasiliano lo sento molto più chiaro e ricco di armoniche, ma allo stesso tempo meno profondo sui bassi. Per me sul fingerpicking stravince, sullo strumming se la giocano.

appunto, arrendiamoci all'agnosticismo e viviamo felici.

Inviato

Ok, ma allora ha anche poco senso perdere tempo qui per parlare di strumenti. Se nulla si può capire, che perdiamo tempo a fare?

Appunto!! Se ogni strumento è storia a se.. :sorrisone: , ovviamente ciascuno impiega il tempo come meglio crede! :devil:

Inviato

Se si parla di questo per stabilire la cosa in modo oggettivo ci sono strumenti, dubito che qualcuno vada in giro con un analizzatore di spettro..a provare chitarre.. Pedali ecc..

Inviato

La registrazione mi pare stracompressa a livelli inverosimili...su youtube si sente parecchio di meglio ! In più di acustiche non ci capisco una mazza, giudico questi suoni a pelle.

 

Detto questo, il brasiliano mi sembra più nitido, con note singole e armoniche scampanellanti più ricche ma sopratutto molto a fuoco in stile pianoforte(attacco immediato-->decay immediato senza quella specie di via di mezzo tra i due), suona più asciutto, l'indiano tende più a impastare il tutto e suona più gonfio (non nel senso di piu' basse, ma che le armoniche sono piu' amalgamate e meno distinguibili singolarmente) e quindi nel complesso preferisco il brasiliano.

C è chi dice che in un mix differenze così diventino trascurabili, per me invece è il contrario, aumentano esponenzialmente sopratutto se affollato, fanno la differenza fra un suono incastrato "giusto" che fa sentire le sfumature, e un suono generico di sottofondo, tanto che mi immagino sempre questa situazione quando provo uno strumento: sentiti da soli, spesso un suono con più personalità, come in questo caso è senza dubbio l'indiano, all'inizio sembra anche più gradevole per certi versi, poi chiaramente de gustibus. Dylan avrà registrato anche con la chitarra di cartone e nessuno si lamenta, immagino non sia questo il punto, la prova è interessante.

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