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Inviato

Ciao a tutti

Ho deciso di scrivere questo thread per presentarvi la mia esperienza musicale con Alberto Bertoli e far conoscere lui ed il suo papá Pierangelo a chi ancora non li conosce o li conosce solo superficialmente.

Il tutto si svolge a Sassuolo, la mia e la nostra cittá.

Sassuolo è un paese famoso nel mondo per la Ceramica, ma è sempre stato fervente anche come attività musicale, anche se le due cose sembrano lontane anni luce. Basta nominare Caterina Caselli e Nek, oltre ai piú recenti Marco Baroni che è stato a Sanremo Giovani qualche anno fa ed è un cantautore di alto livello, i Borghi Bros, che hanno partecipato ad X Factor e il bravissimo tenore Matteo Macchioni, protagonista ad Amici. Ah, dimenticavo il tenore Bruno Lazzaretti, che forse non è un nome noto, ma ha fatto una buona carriera negli Stati Uniti.

Ma non c'è dubbio che l'astro piú luminoso del firmamento musicale Sassolese sia la famiglia Bertoli, Pierangelo in primis e Alberto di seguito.

Ho conosciuto Alberto ai tempi delle superiori, ma non avevamo mai avuto occasione di legare. Ci siamo ritrovati dopo un po' di tempo perchè frequentavamo lo stesso bar Carani a Sassuolo, e il gestore, sapendo che entrambi siamo musicisti, ci ha chiesto di fare una serata insieme nel suo bar.

Abbiamo accettato e abbiamo messo su un repertorio di cover rock varie, io al pianoforte, chitarra acustica/elettrica, flauto traverso e cori e lui alla chitarra acustica e voce.

Siamo due persone molto diverse, io credente e lui no, io posato e lui più "vivace", io che provengo da un ambiente di centro-destra e lui di profonda sinistra, ma la Musica ci ha uniti ed é nata un'Amicizia che va al di là di qualsiasi preconcetto. Un sentimento che si percepisce subito e secondo me ci dà quel qualcosa in piú quando siamo sul palco.

Ma sto uscendo dal seminato. In breve, dopo l'Illogical Tour nei locali facendo cover, abbiamo deciso di allestire uno spettacolo sempre piú basato sui brani di Pierangelo e suoi, adesso abbiamo una band e un trio Acustico e ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni.

Ma veniamo a Pierangelo.

Quali sono le caratteristiche di Pierangelo che secondo me fanno di lui un cantautore unico?

- i testi, mai banali. Aveva la capacità di parlare di qualsiasi cosa con parole semplici e comprensibili da tutti. Ed ha parlato di qualsiasi cosa percorrendo i tempi e prevedendo cose che sarebbero successe 20 anni dopo. Lui con 3-4 parole esprimeva un mondo. Alberto mi dice che in pochi secondi lui riusciva a capire una persona e sapeva già i suoi punti forti e i suoi punti deboli.

- Il modo di cantare le parole. Quando canta lui, canta ogni parola come se fosse l'ultima. Ti racconta il testo come pochi altri hanno saputo fare

-Il cantato "fuori tempo". Spesso e volentieri aveva questa tendenza ad anticipare o ritardare le parole, e questo dà un tiro notevole ai pezzi

-Il timbro vocale, molto maschio e profondo

-Le musiche: semplici ma originali, popolari ma nobilissime, alcune assolutamente sublimi

Ma allora, perchè non ha avuto il successo che si meritava?

A mio parere il suo handicap ha influito, all'epoca c'era meno tolleranza e meno accoglienza. L'handicappato veniva visto come uno che metteva tristezza. Ricordo una volta in cui Pierangelo non è stato invitato in tv proprio per questo motivo e al giornalista che gli diceva la motivazione, Pierangelo rispose:"Mah, ieri sera ero a fare un concerto a Torino, c'erano 10mila persone e...non piangeva nessuno...".

Era poi un cantautore scomodo...basta ascoltare brani come Giulio, Certi momenti o Bianchezza per rendersi conto di quanto fosse in polemica con certe fazioni o personaggi politici o contro la Chiesa...lui andava giú pari! Anche Alberto è cosí, ma gli dico sempre che trovo piú comportamenti cristiani in lui che in tanti chiesaioli.

Vi faccio ascoltare qualcosa. Questa è una vera e propria poesia, Eppure soffia



Questo invece è un brano prog! Il centro del fiume



Una canzone d'amore che gli chiedevano fino a 4 volte ogni concerto. Per dirti t'amo



Ed infine il suo manifesto di vita, A muso duro





Nella seconda parte vi proporró qualche brano di Alberto
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Inviato

Sono contento di leggere un 3d come questo.

Ho sempre ammirato il suo stile e la sua personalità,musicale e non, inconfondibile ed unica.

Puoi amare o no la sua musica, ma ti rendi subito conto che era e resta un cavallo di razza.

 

E poi è stato il mio primo concerto che riesca a ricordare, ero piccolo, forse fine anni 70, allo stadio di Cannara (Pg),seduto sul prato con i miei genitori. 

 

:heart:

Inviato

Grazie di questo 3d Guido, sono felice di averti incitato a scriverlo. Per me Bertoli è stata una una presenza costante fin da bambino, le sue cassette erano fisse in macchina nelle gite domenicali con la famiglia, per cui posso vantarmi di conoscere bene la sua produzione musicale. Purtroppo devo condividere le tue osservazioni sui motivi per cui il suo successo è stato minimo rispetto al potenziale artistico della sua musica, quando ci vai giù così pesante in un paese come l'Italia non si può ambire a nessuna forma di riconoscimento, diventi "fastidioso". Di contro penso però che se all'epoca il paraplegico metteva tristezza, oggi probabilmente lo avrebbero invitato in ogni trasmissione, perchè il "caso umano", la pietà sotto vuoto da buonismo di regime la avrebbero fatta da padrona, e francamente lo trovo più denigrante  e irritante del bigottismo degli anni passati. Qualche mese fa, parlando in chat col bru, eravamo d'accordo che fosse più "rock" Pierangelo Bertoli di tutti i fighetti in pantaloni stracciati di pelle che urlano dai palchi finti/alternativi, o nelle trasmissioni dove il mezzo nome fallito in declino viene eletto a talent scout per valutare un'altra serie di casi umani e di cloni del nulla. Sono felice che tu possa avere modo di sentire parlare di lui da un interlocutore privilegiato, ciò che scrivi mi dà ulteriori conferme di come immaginavo fosse, un attentissimo osservatore della società, in netto anticipo sui tempi e privo di ogni forma di preconcetto o di timore nel criticare ciò che nessuno aveva la forza, la capacità, il coraggio di mettere in discussione. Per citare un altro grande Maestro, "in direzione ostinata e contraria".

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Inviato

In questo ultimo periodo sto ascoltando un sacco di brani dela produzione meno conosciuta e rimango stupito dalla qualitá della sua produzione, livello davvero molto alto.

Condivido quello che dici Baol, se ci fai caso a parte Sanremo, non inquadravano mai la carrozzina, inquadravano solo il busto

Inviato

Qualche mese fa, parlando in chat col bru, eravamo d'accordo che fosse più "rock" Pierangelo Bertoli di tutti i fighetti in pantaloni stracciati di pelle che urlano dai palchi finti/alternativi, o nelle trasmissioni dove il mezzo nome fallito in declino viene eletto a talent scout per valutare un'altra serie di casi umani e di cloni del nulla.

Amen

Inviato

Ora passiamo ad Alberto

 

La cosa che si è subito portati a fare è il confronto col padre...come sempre si fa coi figli d'arte. Per me è una cosa giusta in parte, perchè purtroppo il figlio ne soffre sempre un po' e sarebbe il caso a volte di decontestualizzare l'artista dalla sua discendenza paterna e giudicarlo senza questo preconcetto.

 

Alberto ha elementi che ricordano il padre in alcuni passaggi della sua vocalità, ma è dotato di un'estensione estremamente più ampia ed ha un'attitudine più rock. Alberto è autore sia dei testi che della musica.

 

Sta combattendo per portare avanti la Bottega Bertoli in un periodo in cui la musica è in crisi e il cantautorato rappresenta una strada sempre più difficile da intraprendere se il tuo sogno è quello di vivere di musica.

 

Voglio farvi sentire due brani, Come un uomo, che parla del terremoto in Emilia e La storia di Elena, una riflessione di Alberto sul tema della guerra. Questi due brani fanno parte del disco BERTOLI, uscito di recente.

 

 

Inviato

Sí dimmi tu se vuoi sviscerare meglio qualche argomento

 

eh...la parte umana sarebbe un gran bell'approfondire sia In Pierangelo che poi Alberto sopratutto in base a come può vivere una eredità difficile da artista..il modo di scrivere,il rapporto di alberto con la musica e la vita di tutti i giorni..

Inviato

Beh...quale migliore occasione per riproporvi lo speciale che è andato in onda domenica sera sui Rai Uno...approfondimento sui figli dei cantautori con Alberto Bertoli, Maurizio Lauzi, Paolo Jannacci e Filippo Graziani. Questa è la parte dedicata ad Alberto e Pierangelo

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