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Posizionare il microfono - trick banale ma estremamente utile
filogro replied to filogro's topic in 160Mhz: Radio Recording
L'autore (Stavrou) consiglia di utilizzare un microfono con opposto fattore di durezza rispetto a quello dell'amplificatore. Amplificatore con suono duro -> microfono con suono morbido e viceversa suono morbido -> microfono duro. Ovviamente non è la verità assoluta, è il suo modo di lavorare. -
Posizionare il microfono - trick banale ma estremamente utile
filogro replied to filogro's topic in 160Mhz: Radio Recording
L'autore spiega che quando si trova di fronte ad un bel suono adotta questo approccio utilizzando un solo microfono. Quando invece il suono è carente, utilizza due microfoni con fattori di durezza opposti in combinazione ad altre tecniche di posizionamento e ad altri trick. -
Posizionare il microfono - trick banale ma estremamente utile
filogro replied to filogro's topic in 160Mhz: Radio Recording
Il buzz/fruscio che si genera toccando leggermente la punta del jack - notare LA PUNTA - è perfetto per questa tecnica. Non so dirti se quello sia rumore rosa o meno (ne dubito), bisogna chiedere a massy, pamaz, mnk o qualcun altro per conferma. Io ho provato e funziona alla grande. Distorto/pulito a seconda di quello che devi registrare. Adesso lo integro nel caso non fosse chiaro al 100% (tenete conto che è solo un estratto). -
Posizionare il microfono - trick banale ma estremamente utile
un topic ha aggiunto filogro in 160Mhz: Radio Recording
Dato che siamo in un forum di chitarristi, vorrei condividere una tecnica molto semplice ma di grande utilità che ho scoperto leggendo un meraviglioso libro. "Spesso molte delle zone interessanti dove piazzare il microfono sono ampie solo uno o due pollici, per questo ascoltare il suono che esce dal cabinet muovendo la tua testa (con i tappi nelle orecchie - lo aggiungo io ma è consigliato dallo stesso autore del libro in un altro paragrafo) non è sufficiente per piazzare il microfono con grande precisione. Dobbiamo utilizzare una tecnica mediante la quale andremo a percorrere l'area della stanza con il nostro microfono mentre ascoltiamo con le cuffie ciò che viene ripreso dal microfono stesso. Perché questo metodo funzioni è necessario che il livello nelle cuffie sia superiore a quello proveniente dall'amplificatore. A questo punto entra in gioco il rumore rosa. Alimentando l'amplificatore con rumore rosa a bassi livelli sentirai prevalentemente quello che il tuo microfono manderà alle cuffie. Mentre passerai attraverso il campo sonoro sentirai un caleidoscopio di colori . Molte aree saranno chiare, altre opache, molte mediose, mentre un'area potrebbe avere una punta a 7kHz, un buco a 800Hz e una protuberanza a 90Hz! Una volta che hai trovato un punto interessante, blocca il microfono, abbassa il gain del mic, lascia la stanza e ascolta la chitarra dalla control room. Se desideri che la chitarra sia più ampia, più ferma, più contenuta, più spessa, più sottile: stacca la chitarra - attacca il rumore rosa - alza il gain del mic - indossa le cuffie - e ascolta attentamente per stabilire il riferimento. (Ricorda: il rumore rosa non suonerà assolutamente come la chitarra ma a differenza della chitarra contiene l'intero spettro delle frequenze). Adesso scosta il microfono lentamente in una posizione che suoni relativamente ampia, ferma, chiara o opaca. La posizione degli hot spots e dei nodi dei bassi non cambia mentre il chitarrista suona perché queste posizioni sono determinate dalla dimensione fisica e dalle proprietà del cabinet e dello spazio acustico. Non hai un generatore di rumore rosa? Se non disponi di un generatore di rumore rosa, chiedi al chitarrista di toccare leggermente la punta del jack della chitarra per generare un buzz diffuso. Mantienilo basso, con le cuffie a tutto volume." Immagine tratta da Wikipedia Scelta del microfono Voglio che tu dimentichi risposte in frequenza, caratteristiche di distorsione e rumore. Le specifiche tecniche questa volta non ci aiuteranno. Abbiamo un musicista con uno strumento musicale. Il musicista potrà essere bravissimo, ma voi ascoltate con attenzione lo strumento. Quanto è duro il suono? Non voglio dire "forte" o "brillante" o "spesso" o "bello", ma da un punto di vista di texture cerca di giudicare la sua durezza. Devi essere lì, ad ascoltare lo strumento nella stanza per capirlo al meglio [...]. Il fattore di durezza Giudica il suono dello strumento in una "scala di durezza" da H1 a H10, dove H1 rappresenta il suono più morbido e H10 rappresenta il più duro. Anche i microfoni hanno diversa durezza. Come per gli strumenti, io definisco mentalmente una scala di durezza dei microfoni che va da H1 a H10. Un Neumann U87 è più duro di un Neumann U47, uno Shure SM57 è più duro di un Senheiser 421, che è più duro di un Neumann U87 [...]. Non c'è da memorizzare il grafico delle durezze di tutti i microfoni in commercio, è necessario ascoltare. Solo allora saprai. Quando si tratta di scegliere i microfoni giusti, gli opposti si attraggono. Una volta determinato il fattore di durezza del vostro strumento, selezionate un microfono con opposto fattore. Un suono morbido H1 dovrebbe attrarre un microfono molto duro H10. Un suono duro H9 ha bisogno di un morbido microfono H2. Stabilire il vostro riferimento [...] Prima della sessione posiziona tutti i microfoni sul tavolo nella control room. Prendi un cavo per il microfono ed una cuffia. Ascolta ogni microfono, in una sola volta, mentre conti a voce alta fino a 10. Etichettali con del nastro adesivo a seconda fattore di durezza che proiettano sulla vostra voce. Questo esercizio insolito può risparmiare ore di prove microfoni [...]. Suggerimento: il mio numero preferito per questo esercizio è il numero "four" - quattro. È un bel suono lungo e denso. © Mike Stavrou - Mixing With Your Mind - traduzione by filogro - un grazie a teetoleevio Rumore rosa: http://dl.dropbox.com/u/13819690/07-007%20Pink%20Noise.wav.mp3 Tratto da "Mixing Audio: Concepts, Practices and Tools" - Robert Izhaki Qualche volta provate ad utilizzare questo trick e magari riportate qui qualche impressione. Personalmente ho notato che permette di abbandonare i soliti consigli "da forum" ("inclina a 45°", "posizionalo al centro" ecc.), spesso adatti per certi casi specifici ma non validi in generale. Ascoltando il rumore rosa ripreso dal microfono si riesce veramente a capire dove posizionare quest'ultimo per ottenere il suono che abbiamo in mente. -
Io sono un po' scettico. Qualche anno fa ho provato a mettere in piedi una DAW basata su Ubuntu. Le applicazioni c'erano ma il problema era la compatibilità con l'hardware e con la maggior parte dei plugin commerciali (ok, per alcune cose è possibile utilizzare anche roba free e open source). All'epoca erano casini senza fine. Non so attualmente a che livello siano. Che esigenze hai? Devi registrare? Scheda audio?
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Anch'io ti consiglio la Saffire Pro 24. Io ho la versione senza VRM (non mi serviva) e senza l'uscita cuffie aggiuntiva. La uso con un macbook. La stabilità è ottima, l'installazione è stata veramente elementare. La qualità dei pre è "decente", sono sufficientemente utilizzabili (in linea con le schede concorrenti degli altri marchi). È solo firewire, non USB (ma di recente la focusrite ha introdotto i modelli Scarlett usb). Se la devi usare su un pc ti conviene informarti per quanto riguarda la compatibilità. In particolare (se ricordo bene) la compatibilità è garantita con i chipset Texas Instrument. Il routing interno dei 16 in / 8 out è molto flessibile. È molto comodo anche il sistema di metering a led. Il feel dei potenziometri non è eccelso ma d'altronde in questa fascia di prezzo è normale che sia così. Comunque nel complesso la scheda è piuttosto robusta. Penso si possa usare anche come mixer in modalità standalone ma non ho mai provato.
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La questione è tremendamente spinosa e variegata e si è messa troppa carne al fuoco. Registriamo un disco per gli addetti ai lavori o per il pubblico? Il pubblico andrà ad ascoltare sulle fonti sonore più disparate, con qualità parecchio altalenanti. Il mercato e la globalizzazione sono questo. Il fatto che i brani suonino tutti più o meno simili è una cosa che condivido solo in parte. Sono overprodotti, produzione, mix e mastering cercano di sopperire le mancanze (attuali) nella composizione e nell'arrangiamento. Penso anche che nonostante la tecnologia faccia passi da gigante molto più velocemente che in passato, l'evoluzione nel sound non vada di pari passo anzi, mi sembra parecchio rallentata. Poi l'avvento di internet, il non voler più pagare per la musica, il mercato che cambia, l'ascolto fugace. La conseguenza è che il brano che suona più loud colpisce maggiormente. È una moda. La causa è psicoacustica. Basterebbe alzare il volume dello stereo per sentire la superiorità dei brani non schiantati su quelli overcompressi (chiaramente a parità di produzione PRO). Il mercato mira alla praticità e a quanto pare alzare il volume non lo è affatto. Tra l'altro per chi non lo sapesse nel mixaggio e nel mastering si schiantano i brani per avere MENO botta, non il contrario come qualcuno potrebbe pensare. È quasi paradossale. Oliver, hai detto molte cose giuste. Non condivido però il fatto che sui main monitor da studio non ci si accorga degli sbilanciamenti fra i livelli. Secondo me è l'esatto contrario, i monitor ti permettono di accorgerti di molte più cose a causa del loro comportamento più lineare (i prodotti consumer non sono affatto lineari e gli ambienti sono quelli che sono).
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Devi renderizzarli. File>Render
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Posso scattarti una foto la settimana prossima dato che la tengo dove eseguo questi "lavoretti". La costruzione è stata un po' un salto nel buio visto che circolano veramente poche info. La cassa è una thiele come questa quindi totalmente indipendente dal "coperchio". Quest'ultimo è semplicemente un prolungamento della cassa, profondo più della cassa stessa e con inserimento ad incastro. La profondità del coperchio non è stata una scelta ragionata, semplicemente ho pensato a dimensioni generose. Il risultato è vagamente simile a questo con la differenza che il mio, oltre alle dimensioni, è verniciato grezzamente di nero in attesa del tolex. Al momento il coperchio è rivestito di volgare piramidale ma non so quanto sia utile (ne avevo a disposizione, quindi l'ho usato!). Potrebbe fare comodo qualche altro assorbitore ma non avendo nulla a disposizione non posso fare esperimenti. Proverò con del tessuto pesante (lana o simili). Ho pensato di rendere la cassa modificabile quindi ha il retro formato da 3 pannelli smontabili e sul davanti è possibile coprire i fori, andando ad annullare il design reflex. Aprire il retro e lasciare aperti i fori permette anche uno scambio di aria con l'esterno e potrebbe forse migliorare la resa del microfono ma è tutto assolutamente da verificare ( io stesso sono scettico...). Qui ppuoi trovare qualche altra info/spunto sulle isocab: Link 1 Link 2 Link 3 A conti fatti la costruzione è stata abbastanza semplice ma non so quanto valga la pena imbarcarsi in una cosa simile. In particolare penso ci possano essere i seguenti problemi: - il microfono potrebbe non lavorare bene dato che il cono va a comprimere la medesima porzione d'aria di cui dispone il microfono ==> la capsula distorce? Boh... - certe risonanze all'interno della struttura potrebbero inficiare il risultato. Per di più essendo il microfono in uno spazio chiuso è piuttosto macchinoso trovare la posizione giusta per evitare di riprendere queste risonanze (leggi apri il cabinet, sposta il microfono, chiudi il cabinet, ascolta il risultato e ripeti) - le tecniche di microfonazione standard vanno un po' a farsi benedire - al 99% penso sia meglio usare microfoni con un pattern che non riprenda lateralmente (il 57 è ok)
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Bru, un po' di tempo fa ho avuto la tua stessa idea ed ho realizzato una 1x12 con coperchio di dimensioni abbastanza generose = macigno. L'abbattimento sonoro è molto buono. In ripresa purtroppo non l'ho ancora provata dato che sono in attesa di una nuova scheda audio. Vi saprò dire. Per quanto riguarda la tridimensionalità provo a darti qualche spunto: - doppiaggio delle tracce - ADT (ciò che diceva Dado) - panning agli opposti - traccia da pannare ed usare solo come FX BUS per gli ambienti - stereo widener - tecniche mid/side
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Plugin vst per kristal per invertire la fase
filogro replied to davideblues's topic in 160Mhz: Radio Recording
Voxengo PHA-979 -
È questa.
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Qualcuno ha provato il Pitchfactor in modalità whammy o il nuovo Boss PS-6 (pare abbia un buon tracking, peccato non faccia da octaver)?
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Quale amplificatore per monitor passivi?
filogro replied to filogro's topic in 160Mhz: Radio Recording
Una cosa che non ho ancora capito (lo ripeto, sono ignorante in materia) è se devo orientarmi su ampli da hi-fi o su un finale tipo quelli dei PA. Se fosse sufficiente un ampli hi-fi, avrei un Technics SA-AX6 (all'epoca era tra i modelli top di gamma consumer). -
Come da titolo, devo amplificare due monitor passivi Tannoy Precision 6. I requisiti per l'amplificatore sono 60-120W a 8Ohm. Il budget massimo è di 250€. Si trova qualcosa di decente (sono abbastanza ignorante in materia)? Grazie in anticipo.
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Vero. Leggendo in giro sembra suonare un po' più rotondo e smussato in alto rispetto al frassino. Comunque alla fine ho scelto il frassino...
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Devo assemblare una nuova telecaster. Qualcuno saprebbe darmi un parere sui due legni in questione (differenze, pregi/difetti) in abbinamento a manico e tastiera in acero? In particolare sto tenendo d'occhio 3 corpi molto belli, due in swamp ash da circa 2-2,2 kg ed uno in sugar pine da circa 1,5kg. Grazie in anticipo.
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Se dovessi registrare in casa una sola chitarra con UN SOLO microfono sarebbe sufficiente una Line 6 UX1. Io ho proprio l'UX1 sul MacBook con Leopard ma ad esser sincero ho qualche leggerissimo problema. Niente di eclatante eh, però talvolta (o meglio raramente) all'avvio mi capita di dover riavviare la scheda.
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Per quanto riguarda le registrazioni avresti dei pre leggermente migliori (niente di eclatante). Per quanto riguarda l'ascolto avresti dei convertitori migliori ma penso sia abbastanza difficile cogliere la differenza (penso eh). La differenza più grande è nel numero di in/out e nella maggiore flessibilità della scheda.
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Appoggio la Focusrite Saffire
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Ottimo acquisto, questo modello interessava anche a me. Non le ho mai sentite ma il loro punto forte dovrebbe essere il tweeter. Hai sentito parlare dei problemi di "rattling" che affliggono certe A7/A7X/A8X? In particolare riproducendo questo file (mi raccomando, con parsimonia). È utile anche questo thread. Spero che le tue non soffrano degli stessi problemi.
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Qualche link utile con alcune mod: GGG Beavis Audio Matsumin (schema dell'LDO (da verificare))
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Secondo me il delay nelle strofe può starci, con le ribattute belle evidenti ma nel solo direi di no. O almeno non con questo settaggio, al limite con pochissime ripetizioni. Imho ci starebbe bene un suono molto più grezzo, diretto e in faccia. Una cosa che mi urta particolarmente è la ripresa di una stanza piccola (molto evidente sulla batteria) unita ad un delay così accentuato sulla chitarra. All'ascolto cozzano parecchio.
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Non ricordo benissimo (e soprattutto non ho più Windows) ma per impostare il panning si fa così. Fluttuare in che senso?
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Ecco un link con un test A/B: link