Prima di iniziare con la recensione dei due pedali in oggetto mi sembra doveroso fare un precisazione. Tutto quello che leggerete è frutto di mie considerazioni oggettive, non ci guadagno niente a scrivere bene o male di due effetti, conosco il costruttore da anni, da prima che si mettesse a costruire pedali, ma la cosa finisce lì, quindi non pensate che io abbia secondi fini, non è così. Fine premessa.
Drive-M
Si presenta in un box di dimensioni 12x9 cm, leggermente più alto del normale (ma non troppo), verniciato in una sbrilluccicante finitura sabbiata grigio canna di fucile, i controlli indicati con una semplice dymo nera con scritte bianche. Il look è sobrio, artigianale ma al tempo stesso solido, la verniciatura sembra molto ben fatta e durevole. In alto ci sono i controlli di gain ed equalizzazione a 3 bande, sotto due manopole più piccole del Pre-Master e del Post-Master, parleremo dopo di come operano questi due controlli, al centro c'è il led ad alta luminosità color blu, jacks e presa di alimentazione 9v laterali. Dentro c'è una bella Pcb che occupa tutto lo spazio possibile (non c'è infatti la possibilità di alimentarlo a batteria), che sembra molto professionale.
Non sapevo bene cosa aspettarmi a livello sonora da questo pedale e direi che mi ha stupito molto. La prima cosa che salta immediatamente all'orecchio è la timbrica trasparente e naturale, il Drive-M è rispettosissimo del timbro originale dello strumento, senza essere eccessivamente aperto o chiuso, direi molto bilanciato. Il gain entra intorno a ore 9 e siamo in piena zona Ac/Dc diciamo, un crunch compatto, con tanta botta, reattività eccezionale sotto le dita, percepisce ogni minima variazione di plettrata o sfumatura che si vuole dare (pedale sicuramente non semplice da suonare), rompe sul crunch in maniera decisa ma sa essere pulito all'occorrenza, la quantità di headroom è altissima, il suono è abbastanza moderno in quanto estremamente definito, muovendosi con i controlli si possano alzare i bassi a livelli vertiginosi mantenendoli comunque rotondi e definiti, controlli di equalizzazione molto ampi e precisi. Salendo col gain ci si rende conto che la corsa è entusiasmante, a manetta siamo in pieno heavy metal, con un'escursione estremamente regolare e suonabile su tutta la corsa. Si pulisce benissimo col pot volume praticamente a qualunque livello di gain (anche al massimo si riesce a pulire del tutto) ed in generale è bello fluido, compresso quando serve ed organico in ogni selezione, molto amp-like, infatti confrontato col canale overdrive della Friedman non è che sfigura, anzi. Dicevo di Pre-Master e Post-Master, possono agire entrambi da volume generale compensandoli, alzando il Post-Master direi che abbiamo un suono più denso di basse, con più headroom e leggermente più pulito, alzando il Pre un filo in più di compressione e di gain, il volume a disposizione è tantissimo. Ah dimenticavo, ha una quantità di armoniche notevoli, un po' a tutti i livelli di gain ed è molto vessato anche per i Lead, bellissimo contour delle note singole.
Difetti, uhm, a qualcuno potrebbe non piacere perchè ha una timbrica decisamente moderna, definito, preciso all'inverosimile, con una dinamica e una reattività fuori dal comune a basso gain ma leggermente duro come feel, proprio un pelo. I controlli di eq poi sono veramente molto sensibili e richiedono tempo per settarli alla perfezione, non è sicuramente un pedale plug&play, una volta imparato a conoscere darà sicuramente grandi soddisfazioni.
In definitiva un overdrive con una corsa di gain incredibile, molto amp-like, con una versatilità notevole. Accident'amme e quando l'ho provato, ora mi tocca comprarlo....
High Drive
Sorvolo le considerazioni estetiche perchè è praticamente identico al Drive-M, l'unica differenza sono i controlli del Volume che sono Post-Master e Deep-Master.
E' un distorsore da metal, all'occorrenza estremo!! Ovviamente la dose di gain a disposizione è vergognosa, si va dall'heavy metal fino a qualsiasi cosa possiate immaginare, con conseguente compressione e liquidità, al tempo stesso però non è per niente intubato ne seduto, la botta è più che sufficiente per uscire in qualsiasi contesto, come sul Drive-M i controlli di eq hanno una sensibilità pressochè totale, può suonare molto scavato o medioso all'occorrenza, il Deep-Master in questo caso può dare maggior spessore e profondità alle basse, che all'occorrenza possono diventare letteralmente oscene, enormi ma con una definizione incredibile, vomitando palm muting con un intelligibilità mai sentita. Anche qui densità di armoniche notevole. Inutile ovviamente stare a parlare di dinamica , reattività o versatilità, l'High Drive è una macchina da guerra, per fare il metal (che è l'unica cosa che si può fare vista la dose massiccia di gain) è eccezionale, ha una headroom incredibile ed è pure lui molto amp-like, per quei generi lì non ha praticamente difetti.