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pamaz

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  1. se vuoi ridere, il plush drive è uno zendrive con un errore. UN mos montato dalla parte sbagliata rispetto al disegno originale, che lo fa suonare leggermente diverso. E non suona niente male. e la cosa divertente è che Andy Fuchs a proposito di quel pedale, ha scritto che dopo due anni di ricerca ha sviluppato un circuito unico nel suo genere etcetc.
  2. ho avuto l'howie e sinceramente non era una delle cose migliori in stile dumble. In compenso ho tenuto qui il kar krash di nick e l'ho trovato un bel pedale. quasi quasi suoni più dumble quello, con le giuste regolazioni, che l'howie. Adesso me ne farò una versioncina point to point che un amico mi ha dato da scopiazzare cialtronescamente.
  3. lo zendrive è un circuito originale ( fino ad un certo punto , nel senso che comunque una certa aria da ts9 c'è). Sono i var plush drive ( mi pare sia quello il nome) , jetter gain stage etc che sono dei cloni tali e quali. Il punto è che tutti i costruttori si sono affrettati a dire che non lo erano. e sono stati sgamati al volo.
  4. io avevo una st2. ancora piango perchè non l'ho più. ed era così affidabile che un giorno mi sono trovato in mezzo ad un incrocio senza freno anteriore. La frenata prima funzionava. Quella dopo stavo morendo. Che belle scene!
  5. basta che non sia una speed triple delle prime serie che frenavi e si tranciava il telaio in due.
  6. Bru, capiamoci. Io menzionavo le Suhr perchè secondo me hanno un livello medio qualitativo molto alto. e sopratutto perchè in aziuenda evidentemente sono riusciti a codificare delle regole di scelta dei materiali, lavorazioni e quant'altro, che gli permettono di mantenere uno standard sopra la media. Detto questo anch'io non me ne comprerei una Un po come una ducati e una moto giapponese. La ducati ogni tanto fa delle vaccate. ma quando la guidi è un gusto. la moto giapponese è perfetta, ma non è altrettanto godereccia
  7. Bru, sugli amplificatori se dico delle cose è perchè posso portare delle prove. Se vuoi contattami e ti spiego in privato alcune cose su un paio di marchi. Per le chitarre. Io non ho detto che le assemblate siano tutte delle schifezze. Ho detto che temo che il solo marchio non sia una garanzia, purtroppo. Se prendi un signor liutaio e gli dai una catasta di manici e di corpi fatti da chi ti pare, di solito è in grado di riconoscere quello con proprietà migliori a seconda del risultato che gli viene chiesto. Sono convinto che presi 10 manici o corpi , almeno uno o due siano di qualità stellare. Ma probabilmente ne troverò anche un paio di qualità non fantastica. E se non ho la possibilità di sceglierli personalmente ( e sopratutto di saperli scegliere) , il fattore C è quello che governa il risultato finale. Senza contare la questione dell'assemblaggio che pesa tanto quanto la qualità delle materie prime. Nel senso che una cosa è avvitare quattro viti così come viene. Altra cosa è montare i pezzi sapendo realmente cosa si sta facendo e perchè. E' come quando vai a comprare una macchina, magari usata. Se hai l'amico meccanico che sa cosa e dove guardare, probabilmente rischi di meno che non a sceglierla da solo se ovviamente non sei del mestiere.
  8. Stefano, per quanto riguarda gli amplificatori io ho più indietro nel 3d ho fatto un esempio di cose che nessuno controlla, vuoi per difficoltà oggettive di farlo da parte di chi non abbia una infarinatura di elettronica, vuoi perchè ci si tende a fidare di alcuni marchi che doverebbero essere prestigiosi. Non comprendo perchè tu ritenga queste cose aria fritta. A questo riguardo, se vuoi sapere chi parla di aria fritta davvero ad esempio con riferimento ai pedali, ti invito a seguire un forum come freestompboxes.org, dove una delle mission è proprio quella di sputtanare chi vende parole. Ci sono riusciti in diversi casi. L'ultimo è quello di lance keltner e dei suoi pedali, che asseriva di aver inventato la ruota, ma si era, come spesso accade, limitato a riprodurre circuiti comuni, coprendoli con la solita sbobba. O come I pedali Freekish Blues che altro non sono che dei pedali Joyo con tre resistenze cambiate e anche li con un chilo di silicone sopra per non vedere che succede. E ( ne parlo con qualche cognizione di causa) non ti dico quanta fuffa è ruotata intorno allo zendrive e ai suoi cloni, spacciati regolarmente ( anche da Andy fuchs) come il risultato di due anni di ricerche. Si , due anni di ricerche dello schema originale su internet.
  9. Non intendevo in quel senso. per me quel 10-20% è una zona affidata appunto al culo. Se lo hai ti ritrovi la chitarra perfetta, viceversa lo spendere un sacco di soldi in viti picappi etc non è detto che necessariamente migliori lo strumento. l'unica cosa che migliora senza dubbio è il conto corrente del negoziante.
  10. dalla mia esperienza, fatta 100 la chitarra da sogno, un buon liutaio ti porta con il suo saper fare le cose a 80-90%. Il resto ci sta che sia culo. Ma arrivare all'80% non è un caso.
  11. Il punto è che tu la giudichi "pessima" solo perchè è una sorta di brutto anatroccolo. A me questo aspetto, proprio non interessa minimamente, nel senso che posso tranquillamente pensare che una chitarra assemblata con 200 euro di pezzi possa avere più "magia" di qualsiasi meraviglia con certificati di chissà quale liutaio. La mia fernandes ha poca dinamica rispetto ad altre chitarre, ma ha un suono che in mille strato vorrebbero. 500 euro di chitarra. Mi hanno chiesto di venderla 1000 volte, ma non la mollo per nessuna ragione. Per me è la miglior strato del mondo. anche se è giapponese e non è nemmeno fender , e ha un attacco troppo morbido.
  12. Bru , ma chi ha parlato di prezzi? le chitarre che suono più spesso costano 500euro e per i miei gusti danno la biada a molte robe custom shop etc. Se vuoi fare una strato che suoni da strato, o una lp ch e suona da lp, o semplicemente la chitarra che vuoi tu e che solo tu hai nella tua testa, devi sapere come, perchè, dove andare a raccattare i ciocchi di legno e cosa poi è importante nella costruzione. Saper fare questo non ha alcun legame immediato con l'aspetto economico. Io da un sacco di tempo sono del parere che con pazienza e 5-600 euro in tasca ti compri chitarre con le quali potresti fare un tour con i rolling stones senza sfigurare. Il problema è che orma l'abitudine è a comprare più con gli occhi che con le orecchie. pOi per fortuna capita anche che a volte tra le cose costose ci siano strumenti fantastici. ma non è la regola, come invece sarebbe lecito aspettarsi. E che una chitarra da 5000 euro non è per forza migliore di quella da 500, limitandosi semplicemente ai parametri costruttivi.
  13. Ma nemmeno questo è vero secondo me. Io sono solito citare il marchio suhr quando si parla di qualità. Perchè che piacciano o meno quelle chitarre, quando le tiri fuori dalla custodia dopo che hanno fatto la traversata atlantica in un container, le prendi in braccio e sono già accordate. Che significa che la stabilità dei legni e la costruzione sono di ottimo livello. Ora, certo non sono lì a costruire 1000 chitarre e buttarne via 800 per selezionare solo chitarre splendide. Pertanto, essendo una produzione di tipo industriale molto automatizzata ( e chi dice che sono artigianali non ha idea di come sono costruite) evidentemente hanno processi realizzativi e scelte dei materiali, fatti con criteri molto stretti e controllati. In altre parole processi misurabili. Il risultato ti può anche non piacere, ma non puoi dire che siano chitarre costruite in maniera approssimativa. E lo standard medio è altissimo. Evidentemente si tratta di sapere quali sono i parametri importanti da valutare sia sui materiali che sulla costruzione. Loro sanno quali sono e come devono essere. Io no.
  14. temo che l'errore sia questo: e cioè pensare che per le chitarre non esistano sistemi di valutazione oggettivi. I sistemi esistono. Solo che non sono noti, se non a chi fa il liutaio sul serio ed ha studiato gli aspetti scientifici di quel mestiere.
  15. Il punto è proprio questo. Io non sono un esperto di chitarre , nel senso che ne capisco qualcosa, ma non sono certo uno di quelli ( al contrario di ad esempio Federico, oppure Lauro AlecB) che tamburellando sul legno saprà dirti che suono potrà avere una chitarra fatta con quel pezzo. Temo che la questione del marchio di qualità da suggerire non stia in piedi. Nel senso che per esempio, per esperienza personale io non comprerò mai da warmoth perchè l'ho fatto due volte e due volte sono rimasto molto deluso. La mia personalissima posizione è che bisognerebbe (sapendolo fare) valutare esemplare per esemplare se un certo manico , corpo o quel che sia, sia di qualità o meno. Dopo 30 anni di cazzeggio sulle chitarre, e qualche chitarra costruita con le mie mani da zero, personalmente non sono ancora in grado di fare queste distinzioni e le lascio fare ai liutai degni di questo nome. Sugli amplificatori invece ritengo di sapere qualche cosa e me la sento di poter dare dei giudizi obbiettivi su quanto attiene alle qualità progettuali, realizzative e ovviamente anche sui suoni per quanto ovviamente questo aspetto filtrato da un gusto strettamente personale.
  16. Evidentemente ho frainteso quanto hai detto e me ne scuso.
  17. Massy, in tutta sincerità è un po difficile e scomodo dire certe cose su un forum, dove inevitabilmente succederebbe un bel casino. Invece dirsele di persona, e sopratutto confutare direttamente il livello qualitativo di certi strumenti o amplificatori potendo verificare sul momento le ragioni di certi argomenti, è ben altra cosa. Giusto per esempio, se io dicessi una cosa del tipo: Gli amplificatori di tal marca sono delle porcherie immonde perchè autooscillano appena tirati fuori dalla loro scatola, sicuramente su un forum i possessori di quegli oggetti insorgerebbero dicendo che sono un pazzo scatenato che vuole solo fare pubblicità alle proprie cose. Se viceversa, ci fosse l'occasione di incontrarsi in un posto dove uno attacca il suddetto amplificatore ad un oscilloscopio e dimostra che ha palesi difetti di realizzazione o progettazione, ben poco ci sarebbe da discutere, se non il confutare che troppo spesso ci si fa letteralmente abbindolare da un bel logo messo davanti al cabinet. Forse in pochi hanno idea di quanti nomi mitici in realtà fanno delle solenni porcherie. Ed è altrettanto vero che invece nomi poco blasonati per converso fanno oggetti di livello qualitativo assolutamente decoroso. Il problema è riuscire ad avere degli "utensili" per rendersi conto di queste cose. E sinceramente conosco poche persone ( forse 3 o 4 persone) che dispongono di queste conoscenze.
  18. Spero tu stia scherzando. Se ti vendo una cosa, anche io sono tenuto a fornirtela rispondente alla descrizione e priva di difetti. E se tu mi mandi 5 merccaniche invece di 6, non puoi accollarmi spese di spedizione in continuazione, peraltro paragonabili al valore dell'oggetto acquistato. Se mi mandi un manico difettoso e ti chiedo il rimpiazzo, perchè devo pagare 3 volte le spese di spedizione ( la prima per l'invio, la seconda per la restituzione, la terza per il secondo invio) Crazy parts si è comportato in maniera pessima e ben distante dalla fama che sembrerebbe aver conquistato .
  19. io sinceramten non metto bocca nella maniera in cui è gestito crazyparts. vedo difficile che ordinino più di un paio di decine di manici al colpo sinceramente. Non credo che il mercato per queste cose sia così grande. Una cosa è certa. chiunque venda un bene è tenuto a fornirlo privo di difetti. Quindi io a Stefano dovevo un manico a posto perchè i suoi soldi non erano stampati in garage, ma provenivano dalla sua banca. A catena poi ci si deve rivalere fino alla fonte del bene. Io ho passato 20 anni in aziende di media e grande dimensione curando tra le altre cose anche il servizio assistenza clienti. La prima cosa di cui preoccuparsi era: ho un cliente con un problema. Glielo devo risolvere. Poi accordi economici tra le parti venivano dopo. Sinceramente queste atteggiamento tedesco, manterrà anche in positivo i conti della azienda, ma se lo stile è questo anche di fronte a delle stupidate e delle entità di danaro limitate come in questo caso, sinceramente con una azienda così io non voglio più averci a che fare. Come dire che i soldi me li hai presi una volta , ma una seconda volta difficilmente ci sarà. Insomma, di fronte alla possibilità che un cliente sia contento e ritorni a comprare da me, al limite diventa accettabile anche andare a guadagno zero in una occasione del genere, e magari scusarsi per il disagio. Per la serie ( e ribadisco) . macchevvadanoafarselomettere.
  20. Allora, come forse sapete io posso anche procurare dei pezzi dalle aziende sopra citate. Ma credo che i miei rapporti con i signori si romperanno molto presto. Ho ordinato i componenti per una strato per Stefano Milani ( Ste), oltre a diversi altri pezzi , in particolare 4 set di meccaniche, per Federico Cherubin ( cherubino) . Dopo un po di attesa mi inviano i suddetti componenti. Stefano decide di affidare l'assembalggio della strato a Federico Cherubin, che, con i pezzi in mano si mette all'opera. Come Fede prende in mano il manico fa rilevare una curvatura nella parte dei primi tasti, forse risolvibile in fase di rettifica. Monta il manico e con le corde montate il problema si esalta così tanto che richiederebbe un intervento di rimozione tasti, spianatura di tastiera, e ritastatura. Costi elevati ovviamente per fare cose del genere in maniera appropriata. Pertanto si fa rilevare il difetto a crazyparts che mi fa spedire a mie spese ( 32 euro mortacci loro) il manico presso di loro per valutare il da farsi. Puntualizzo nella mail di restituzione che non voglio assolutamente un rimborso, ma un manico in ordine, perchè il resto della chitarra è già montato ( corpo, PU ) Senza dirmi niente ovviamente Crazyparts pensa bene di accreditarmi il prezzo del manico. E io li come un pirla aspettando notizie sullla spedizione del manico nuovo. Nel frattempo , scopriamo che dei 4 set di meccaniche ricevute da Federico, 3 set contengono 6 meccaniche ed il quarto manca di una meccanica. pertanto chiedo a Crazyparts che mi venga reintegrata la meccanica mancante. Mica difficile come concetto. Nel frattempo, visto che servivano 4 settimane per avere un manico simile all'originale richiesto, Stefano ripiega su un manico diverso ( v in acero invece di un 64 palissandro). Per il quale mi chiedono ulteriori 20 euro rispetto al prezzo del manico precedente. Io verso i soldi ( manico + una ulteriore spedizione di altri 20euro) e nella mail di pagamento aggiungo di ricordarsi di mettere la meccanica mancante. Mi mandano il manico. che arriva poco fa e speriamo non offra sorprese. ma niente meccanica. mando una mail e mi rispondono candidamente che non mi hanno mandato la meccanica perchè non gli ho restituito la scatola con 5 pezzi ( mai richiesta) a fronte della quale loro mi avrebbero mandato una scatola completa. La prima cosa che viene in mente è :tirate voi le conclusioni. io le mie le ho già tirate. la seconda è : col cavolo che acquisto nuovamente da questi furbacchioni. la terza è: aspetta che pubblicità che gli faccio. Sopratutto in vista di second hand dove di solito presenziano. Con questo, aspetto anche un intervento di federico, che con l'occhio di quello che ne capisce abbondantemente più della media, gha anche manifestato delle perplessità sul reale rapporto quallità prezzo di prodotti e servizi di questi signori. Il mio invito è di rivolgersi altrove. ps: sia inteso: non è un invito a rivolgersi a MJT o ad altri. Ho visto solo una chitarra di mjt e sinceramente non mi ha convinto. Nel senso che dimostra tutta la sua economicità. Sia chiaro: Un pezzo non basta per giudicare. Però la prima impressione non è stata favolosa.
  21. anch'io posso alimentare a 115v se serve.
  22. Il sistema più rapido sarebbe quello di poter alimentare l'ampli a 115 e verificare se sul filo marrone ci trovi i 230 volt. se così fosse non avresti più dubbi sui collegamenti. Paolo
  23. e non è detto che ti piaccia il suono che piace a me.........
  24. In parte sarà anche così, ma in grossa parte, per quanto possa essere strano, devi sapere che anche i fuchs sono in realtà farciti di componentistica abbastanza economica, e hanno un voicing che tende ad accontentare tutti. Insomma sono un po nè carne nè pesce. Se vuoi andare sulle solite sonorità di riferimento, sono necessarie molte modifiche.Io nel mio ho cambiato veramente i 3/4 della componentistica. ed adesso lo ritengo bello ( certo per il mio gusto) , ma oggettivamente rispetto ad un fiuchs di serie è di un altro pianeta. Ed è la ragione per cui non lo vendo, visto che potrei intascarmi dei bei soldini e farmene uno mio che mi uscirebbe quasi gratis.
  25. chi possiede sia dumble veri che copie di buona qualità, non vede differenze sostanziali tra gli originali e le copie quando messe seriamente a punto. Cosa che nei casi più estremi comporta la ricerca di valori e tipologie di componenti talmente maniacali, che secondo me diventa una cosa da malati di mente. Potenzialmente, il migliore ampli stile dumble esistente è il fuchs, perchè comunque ha diverse migliorie di tipo tecnico rispetto all'originale. Ad esempio l'alimentazione dei filamenti in continua, le capacità di alimentazione distribuite localmente in prossimità dei carichi, un riverbero di ottimo livello che non influisce sul timbro originario realizzato con un amplificatore operazionale e il loop effetti serie parallelo già all'interno dell'amplificatore. Di fatto per farli suonare come possono, è opportuno taroccarli . Anche pesantemente. Tra un pedale e un ampli c'è un abisso. sia in termine timbrico , che in termini dinamici. Ma alla fine il suono Dumble secondo me non esiste come cosa realizzata dall'amplificatore e basta. esiste per il fatto che un amplificatore con quelle caratteristiche, porta inevitabilmente a suonare in una certa maniera. Così come con una jcm 800 non ti viene da suonare alla larry carlton, alla stessa maniera con un dumble non viene da suonare come Slash. Insomma il suono Dumble per me è una combinazione di fattori, solo parzialmente influenzata dalla marca dell'amplificatore. Max, la monocanale a cui pensi non è quella che ti ricordi tu. E' simile a quella che ha anche Alessio Adprisoner. E ha più dinamica di qualsiasi circuito dumble. Ciao
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