Jaxx,
Con tutto il rispetto e la comprensione per te, e per chiunque cerchi di smascherare complotti o bufale che, purtroppo, ci vengono quasi quotidianamente propinate, ma questo documentario, pur essendo ben fatto, trasmette un messaggio criminale!
Dei "long term survivor" si conosceva l'esistenza dai primi anni '90, come si conosceva l'esistenza dei tassi di mortalità tra gli infetti. Fortunatamente dal '96 disponiamo di farmaci antiretrovirali efficaci che possono garantire una lunga sopravvivenza anche a quanti non sono stati risparmiati da madre natura. Dopo 25 anni di vicinanza con questa merda, non esito a dirti che:
- è criminale sostenere che un rapporto sessuale non protetto con un siero positivo non sia un suicidio
- è criminale sostenere che sia giusto rinunciare alla terapia perchè tanto si vive lo stesso
- è criminale non voler vedere lo sterminio di almeno 2 generazioni che si stà perpetrando nell'Africa sub sahariana
- è criminale fottersene del dramma (affatto indotto, come il documentario vorrebbe spacciare) di chi ha perduto il partner e si scopre infetto
Ma quello che trovo ancora più grave, squallido e infame è la strumentalizzazione (assolutamente indistinguibile da quella di chi sosteneva che l'AIDS fosse il castigo divino scagliato contro i sodomiti -> vedi metà anni '80) di una sofferenza in nome della prevalenza di una pseudo-verità o per smascherare chissà quali complotti. È chiaro che, anche su questa patologia, c'è chi ci guadagna. Anche su un femore rotto c'è chi ci guadagna. Decidereste voi, di non farvi ridurre una frattura solo per non foraggiare la lobby (molto deprecabile) degli ortopedici? Penso di no, o, almeno io non lo farei. Come non incoraggerei mio figlio ad aver rapporti sessuali non protetti con un sieropositivo. E, tanto meno mi sento una merda complottista a consigliare un giovane collega (che di recente ha scoperto la sua sieropositività) di approfittare di tutte le possibilità terapeutiche che gli consentano di vivere una vita degna di essere vissuta.
Perdonami la brutalità, ma qui non si discute di ipotesi, ma di una scelta. Quindi, liberissimi di privilegiare la bella morte,ma, cortesemente, evitiamo il proselitismo.
Jaxx, non ti conosco personalmente, ma ti leggo e ti apprezzo per i tuoi puntuali e competenti interventi tecnici ( un vero faro illuminante per un ignorante come il sottoscritto..) e, a scanso di alcuna deriva polemica, rimango a tua completa e totale disposizione per qualsiasi approfondimento e/o chiarimento,
Ciao
Corrado