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Bananas

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  1. Dunque zio @badge , per te che mi sei gibsoniano (ancora per poco) massiccio con la putenza inside, ti ci vorrebbe una Straterella '58 style cicciona tipo questa ecco: Mi ricorda vagamente la mia nel temperamento crasso medioso bassone pur essendo una '60 style ma ovviamente sparisce nella nullità assoluta rispetto a questa, niente a che vedere. Tra l'altro "Tequila" ogni tanto me la suono pure io e mi ci diverto a missile: al turn around urlo anche "Tequila!" e ci aggiungo pure un "Aaah!" alla Perez Prado per poi ci assholarci sopra per delle mezz'orate arrotolandoci di tutto di più... Chiaramente il problema sarebbe che se trovi la Straterella cicciona piena che buchi qualunque mix, poi butti via tutti i comodini de 'sta ceppa e al massimo ti tieni una 335 perché quella invece ci vuole da tener lì, per forza. In alternativa ti potrei proporre una castomscioppa '55 molto più abbordabile col body Ash, più chiara e un filo meno ciccia ma mi spari via delle medie/alte coi bassi secchi frustati che mi spruzzi fino ai Bastioni di Orione, garantito! Pheeega poi col manicone a "U" ciccionissimo '54 style dovresti recuperare ciccia in mezzo nel Deluxe Reverb original che ti sei accattato nonostante la chiarezza del frassino. Insomma dai retta al Bananas tuo che dopo sei felice!
  2. Boh forse hai letto male perché dicevo appunto che la mia attrazione per le Suhr è pari a zero. Pure se sono certamente gran chitarre da più pro dei pro: su quello niente da dire ma i gusti sono gusti e il feeling è feeling. Di base comunque è il cazzo che non capisce noi per fortuna. Viva Spriss & Sole, Mare e Capezzoli!
  3. Sì io la mia Straterella '60 CS Page Era 9.5 con me da una vita anche perché è l'unica chitarra che ho al momento. La preferita credo resterebbe lei, in quanto Straterella in genere e in quanto Number One tra le chitarre che ho girato. Paradossalmente, a parte buona la risonanza generale, sono i suoi Texas Special originali che me l'hanno sempre fatta preferire alle altre, anche se di base fanno cagare però mi hanno sempre dato il suonino bono in tutte le circostanze. La mettiamo comunque tra le Straterelle ciccione bone un po' per tutto. Mi piacerebbe una seconda Straterella acera manicone ciccionissimo possibilmente bianca, con puppi più classici. Si dai forse ci starebbe anche una Telerella culattona Giorgetto style ma forse più una Les Polla P90 e certamente una 335 vintage style da tenere lì e grabbare su ogni tanto perché ti obbliga a non fare il pirla e a concentrarti sulla musica. Anche una Les Polla classica con le saponette stile Oby mi piacerebbe eh. Insomma tutta roba che se ne starebbe intorno alle 2 Straterelle Number One e Two intercambiabili nel ruolo a seconda del giramento. La mia attrazione per Suhr style e super Straterelle varie più o meno Floyd Rose resta invece pari a zero.
  4. Cioè a parte quelle robe strane di pseudo metal senza musica dentro, cioè ormai per essere nuovo basta che fai gli urloni satanici con tutta l'iconografia infernale del caso, i tatuaggetti e i piercing (niente contro eh), togli centri tonali, progressioni e scale, metti dissonanze senza capo né coda buttate lì a cazzo e sei un figo (boh), ammé la musica piace un po' tutta. Distinguo solo tra quella che mi fa battere il piedino e quella che no. Anche il metal che non suono e non mi tira particolarmente, quando c'è proprio la musica dentro, lo ascolto volentieri. Vabbé, voi che criticate tanto i classici da Clepto al panzone, di prima e dopo dei bei tempi che furono, anche sul metal/neoclassico dovete ammettere che a parte i classici che ormai stanno vintage pure loro, è morto un po' tutto. Oggi i veri fighi sono considerati i nuovi nerd disturbati, che non c'entrano con quelli vecchi fighi (vintage anche loro), misantropi che hanno fatto e fanno soldi a palate con i social o l'intelligenza artificiale e della musica gliene può fregar de meno a meno che non contenga adeguato catechismo mondo nuovista... Dai, carina lei. Ti fa 'sto canadian poppettino easy listening con quella punta di saudade tipica del genere ma radicato su basi solide. Mi piace, non tanto perché è una discreta gnocca, piuttosto perché è sempre sorridente, super positiva nonostante gli sbatti della vita che hanno più o meno tutti. Scrive le sue canzonette, canticchia e suonicchia benino col cuore. Insomma dai mi piacicchia, più lei come personcina che la sua musichella, in ogni caso ti scatta un Bananas Approved Basic:
  5. Il guru preferito di Uilliman colpisce ancora ma stavolta ci spiega su perché in mancanza di una Straterella original vintage, la castomscioppa è meglio della Suhr e di quella di liuteria. Avrà ragione? Ma non pago, ci spiega su pure cos'è il P90 saundz:
  6. E si che c'era l'esempietto direttamente dalla casa. Ammé mi sembra una soluscion interessante per chi volesse stare a cavallo tra i due mondi ma senza l'amp tra le balle:
  7. Eh le Straterelle a volte quando c'è più di una chitarra ti possono uscire sottiline eh. Oppure indipendentemente dalla chitarra, ti sei accattato il vibe o l'amp più culattone del momento e hai una frosceria di delay per cui hai fatto un mutuo ma quando suoni con la tua simpatica orchestrina di scoppiati, ti sparisce tutto nel nulla. Compreso il super drive pagato più delle fedi del matrimonio che a casa i granuli li conti uno a uno con la putenza pisellona ma nel mix con l'orchestrina ti fa la zanzarella. Insomma a casina e/o quando ti fai le pippettine jammando con l'amichetto tuo ai volumini, suona tutto una sciccheria che neanche il Messia o Giorgetto ma appena la faccenda si fa seria, non ti sente più nessuno e mi sparisci nell'oblio del saundz. Insomma suoni da sbrodola in solitaria ti diventano scoreggini in ensemble... Come la mettiamo? Vai zio, sotto coi perché percome di qui di là, esci gli zebedei e mettili sul tavolo insieme alla tua suprema sapienza radiochitarristica. Insomma esci tutti i tips & tricks per uscire bene nel mix
  8. Pheega! Beh questo è sopra il top della culattoneria esoterica! Sembra un po' una Straterella in effetti ma avete visto le scrittine ricciolinate a mano in bianco sotto i pickup? Cioè sarebbero da accattare solo per quello! Al netto del packaging superlativo. Giorgetto capo di stile as usual e Manni ha avuto il colpo di scena che cercava...
  9. Ci vorrebbe un bel videuzzo nuovo di @Marc in diretta dal suo vintage boudoir polistrumentale per godere 'nattimo ecco.
  10. A parte i soliti Lollar, Flametone o Fralin, I Fralin ammé sulle Strate piacciono e poi c'è l'assonanza di Fralin con fricchettone, e a parte quelli avvolti a mano dalle sapienti manine del tal fenomeno esoterico col filo relic o nos uscito dagli stock d'epoca, vedi se riesci a provare dei banalissimi Texas Special orridi e scamuffi, i peggio pup di sempre e tutto quello che vuoi ma suoneno e te li tirano dietro. Ma pure 'sti Pure Vintage nelle varie versioni, costano sempre troppo ma meno delle sciccherie esoteriche e pare che suonicchino eh...
  11. "Per esempio il piccolo borghese, com'è noioso, non commette mai peccati grossi, non è mai intensamente peccaminoso, del resto poverino è troppo misero e meschino e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda, lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda..." Amen.
  12. Mi permetto solo una noticina a margine. Non mi ricordo chi me l'avesse fatto notare qui anni fa ma concordo a missile ancora oggi: c'è il Blus senza la "e" che è quello che suonano quasi tutti compreso me: su e giù per la penta tira e molla magari pure col uà uà; ochei, quello dopo due sfrisi ti ha frantumato i nespoli; pure io mi frantumo i nespoli da solo quando lo grattugio con poche note e neppure così sentite perché deppiù e più belle non sono capace. Poi c'è il Blues con tutta la "e" che è tutto un altro paio di maniche: nient'affatto semplice da suonare, condivide col Blus senza la "e" solo il primo, quarto e quinto grado della progressione e gli intrecci delle scale base partendo dalla penta. Le cose più difficili restano il tocco, la dinamica, il tempo, la creatività infinita nell'arrotolamento degli sgamini nei vari stili e la poetica animica che ne consegue, che se la senti, ti vibra e la comprendi, ti piace, sennò ti arrompe i nespoli in quattro e quattr'otto. A me poi i nespoli me cadeno proprio a terra in un nanosecondo solo a sentire come suonano lo shuffle la maggiorparte dei chitarristi, soprattutto in Europa. Esempiello: provate a suonare tutto giusto uguale un brano di Robert Johnson con l'acustica: una sbatta paura e alla fine non ci riesci mica. Pure quando ti metti a provare gli sgamini arrotolati di un banale Clepto che certo non è un mostro di bravura, tecnica e teoria, scopri che suonarli giusti non è poi così semplice. Quando poi gli abbutti dentro le jazzerie ciaone proprio. Dopodiché se ogni volta che ascolti Blues ti viene istantaneo lo squaraus, ascolta un'altra musica no? Che problemo c'é?
  13. Raffi ormai è rotto, non vale la pena. Ti conviene riprendere il Jan Ray o provare il Blues Power e buona notte.
  14. Non credo c'entri il Blues: salvo il successo "mainstream" negli anni '50 in zona Rock'n'Roll in America e di ritorno nei Sitxies dal Regno Unito, è sempre stato e sempre sarà una nicchia coi suoi appassionati; un bluesman si porterà la Straterella anche sull'astronave e starà ancora lì a menarla agli amichetti suoi con le valvole nel 2250, con le pippe dell'anima, poche note ma sentite, la frittola, l'alcol e tutto l'armamentario connesso (per fortuna). Non esistono musicalmente promesse del blues che non è una musica ma un modo di sentire la vita. Una cultura. A mio parere non è lui che impedisce alla musica nuova di vibrare. Da pischello, gli amici chitarristi che si sono dati subito al metal o neoclassico che sia, sono passati per il Blues giusto quei tre mesi che servivano a imparare la pentatonica. A me sembra che il ragionamento sia più profondo, che riguardi la società più in generale: a livello di cultura massa la musica è un prodotto di consumo come altri, viene tritata un tanto al chilo, uniforma e conforma invece aprire e originalizzare. Che poi è anche il limite della nuova cultura "nerd" uscita dalle università americane al giro di boa del millennio: internet, social, e-commerce, IA, finanza, via i mediatori, dentro ego e conseguente narcisimo patologico, la cui contraddizione sembra stare nella generazione di egoici individualisti ma conformati a un pensiero unico massificante, anticonformisti conformi appunto, obbedienti. In tempi non sospetti Giorgio Gaber sembrava averci preso anche su questo, mettici dentro l'Internet eco bio eco green gender fluid (non ho niente contro eh ma la capoccia cerco di usarla ecco) ed eccoci qua:
  15. Il Rattler di Jam faccio dei danni o lo gonfio?
  16. Ma ormai nessuno scriverà più una pagina rilevante nella storia della musica, è cambiato il mondo. Si è innalzato di molto il livello medio del suonaggio generale, suoni, informazioni e didattica a disposizione. Tutti artisti, nessun artista: un ottimo livello medio senza eccellenze. È proprio cambiata la società. Anche nel cinema, che va sparendo come forma d'arte in favore delle serie, dove la tecnologia ha semplificato, ridotto i costi e aperto l'accesso. Lo stesso anche nel giornalismo, nella letteratura e in tanti ambiti dell'espressione. Insomma uno spantegamento in cui il livello tecnico medio è più alto ma l'eccellenza va sparendo inglobata nel paltone generale dal quale sono spariti anche i soldi. Ti fai le tue cose in cameretta o in saletta e le metti su YouTube ma il grande produttore illuminato della EMI non te le produce perché non c'è più lui e neanche la EMI. Abbiamo perso la vibra ma abbiamo guadagnato l'accesso di massa. Meglio o peggio non saprei. PS. Dimenticavo: anche nel team building e nelle pratiche di sviluppo personale finalizzate al business la direzione pare quella di uccidere i sentimenti (che restano), controllare le emozioni (che passano). Insomma, produci e consuma di più, muori presto e rompi i coglioni il meno possibile.
  17. Sì sì sì dev'essere il manico ma il refinish del body? Dai che intanto abbiamo trovato la Straterella adatta allo zio @badge : Mentre @A wild Manni molla una splendida TV Yellow che uno dice: zio ma sei fuori? Per accattarsi una Tele tutta rovinata tipo questa :
  18. Straterella, nitro sottile e stop. Si può chiudere. Eh lo so, avresti anche ragione. Tuttavia dato che abbiamo a disposizione codesto forum così ben frequentato e manutenuto e per il quale sentitamente ringraziamo chi di dovere, usiamolo. Vero anche che i violini della liuteria classica più prestigiosa sono tenuti insieme da lacche e vernici però sottopongo alla tua gentile attenzione l'ennesima bananata ad minchiam. Leo Fender oggi sceglierebbe finiture classiche alla nitro o le moderne sintetiche uretaniche e affini? Un po' come il ragionamento sugli amplificatori: orca boia satura e distorce, serve più potenza per mantenere il suono puro e cristallino. No Leo, ci piace questa cosa che satura, distorce e scoreggia, però facceli più potenti sì 'sti amp che saturiamo ancor più a bombazza che sennò in palazzetti dello sport e stadi non ci sentono mica. La storia dell'amplificazione è più o meno questa. Chissà forse Leo avrebbe detto: orca boia le finiture nitro mi durano un cazzo, un anno di palco e la vernice cracka, si impesta col sudore, si scioglie e vien via che le mie belle chitarre mi diventano dei rottami. Devo ragionare sulle vernici... Ti dirò radiochitarrista appassionato: siamo sicuri sicuri che per la resa sonora sia meglio una finitura nitro invece di una sintetica fatta bene e durevole nel tempo? Ho detto fatta bene eh, no quelle porcherie al risparmio che faceveno presempio sulle prime messicane. Trattasi davvero solo di risparmio e processi industriali un tanto al chilo o c'è di più?
  19. Dai bene! Lo sguardo smutandate che te aro senti come ti arrotolo alla velocità della luce mi pare perfetto. Tuttavia avrei preferito parrucca bionda lunga fino alla chiappa, petto villoso esibito senza ritegno, leggings e catenazze. Dai, il cantante mi era già più in stile col cappello cornuto, occhiali e bracciale borchiato. Musicalmente niente da dire: bravi bravi. Voce pazzesca. Chitarrismo adeguato, di livello, suoni giusti. Cioè non è la musica per cui vado matto, epperò quando è fatta bene è fatta bene e basta. PS. apprezzatissime le incursioni di Animal alla batteria.
  20. Beh tra i nuovi "Sculander Stringer," cioè i chitarristi de blus jazzoloso funky rockeggiato legati alle radici del saundz e venuti alla ribalta sull'Internet, e che son tutti pedaletti, chitarrine e ampletti butic del Radiochitarra, oltre ai già citati, stanno anche Josh Smith, Tomo Fujita, Eric Gales, Davide Pannozzo, Kirk Fletcher e tanti altri...
  21. Allora, dopo qualche giorno le Cleartone non mi hanno convinto. Le finisco ma poi le cambio. Proverò anche le D'Addario NYXL per vedere come sono. Le Cleartone sembrano molto più chiare delle Elixir, hanno un effetto ferraglia più pronunciato che rende medi/alti molto aggressivi e mi obbliga a rivedere i settaggi di amp e pedali perché mi cambia la risposta delle saturazioni che diventano meno rotonde, piene e cremose e più aggressive scoreggiose sul mio tocco tendente al pesantino. Già io tendo al chiaro nell'impostazione di base ma così diventa troppo. Non sembrano essere longeve quanto le Elixir, sono già segnate e tendono anche loro all'effetto bastoncini de plastica, seppure più morbide ed elastiche delle Elixir. Direi che per me non vanno bene ma attenzione, la loro chiarezza, ben rappresentata nel nome Cleartone appunto, magari per l'approccio e per il gear altrui potrebbe essere una meraviglia. Alla fine le Elixir come soluzione di compromesso durata/suonabilità mi sembrano ancora le migliori per il mio approccio ignorante.
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