Vai al contenuto

Giorgio V.

Admin
  • Numero contenuti

    6.180
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    27

Tutti i contenuti di Giorgio V.

  1. Ultimamente sono in scimmia da rat, dopo aver preso il pack rat ho acquistato anche un Mooer Black Secret e un vecchio Turbo Rat. Da qui arrivare al DRV il passo sarebbe breve, però è comunque un pedale costoso e un pò ingombrante, quindi deve giustificare la sua presenza in pedaliera. Per me questo pedale dovrebbe fare bene 3 cose. 1) un suono dinamico low gain con l'ampli pulito; 2) un bel suono distorto con l'ampli pulito e non sia schizzinoso con la scelta di amplificatore (del tipo, lo porto in sala, attacco a quello che trovo e suona bene); 3) dentro l'ampli già in crunch (tipo AC/DC negli anni 70, anche qualcosa in meno) usare il DRV per passare a un suono rock anni 90, big power chord e via dicendo. Penso faccia bene le prime due cose, ho alcuni dubbi sulla terza perché per farlo mi trovo bene con il Turbo Rat (o anche un volgare DS 1) ma il DRV dovrebbe essere basato più sul RAT normale. Che dite?
  2. Ho avuto per anni il Custom (SH-5), se non ricordo male è la versione ceramica, mentre il custom custom ha alnico 2. Il Custom non mi piaceva per nulla (su una Les Paul), il Custom Custom potrebbe andare meglio ma è sempre un pickup spintarello.
  3. Maledetto eventide H9, per quanto mi sforzi non riesco a liberarmene, fa troppe cose.

    1. Sendo

      Sendo

      Gran bel pedale, l'ho avuto per 2 anni poi l'ho usato come permuta parziale per un h90 che oltre a permettere di utilizzare due algoritmi separati in contemporanea è anche più facile da gestire senza l'ausilio dell'app

    2. BarbaBarba

      BarbaBarba

      A me fa gola, vorrei provare a prendere l' h9 max per rendere più minimale la pedaliera. mi spaventa un po' il fatto che abbia 2 soli switch.. me lo devo studiare 

  4. Sembra un bel gingillo se ci si trova con il culo per terra e l'impianto è valido. Praticamente l'Iridium della Boss, se non ho capito male.
  5. Lo trovo abbastanza geniale e divertente, in generale non ho una particolare passione per i pedali JHS ma il suo canale mi piace quando fa la storia dei pedali, è molto esaustivo.
  6. Secondo me questa idea di avere tutte le varie modulazioni in un pedale è una trappola, perché non avrai mai quel suono che quando lo accendi "ti porta da un'altra parte". Lo so perché ci sono caduto fin troppe volte nel ciclo - prendo un tot di pedali singoli e belli / mi rompo i coglioni e passo al multieffetto / mi rompo i coglioni e prendo i pedali singoli / etc. Ho avuto il nova system, ho avuto il mobius, ho tutt'ora l'H9 ma quelle modulazioni mi lasciano freddo. Le uniche che ricordo con il sorriso sono il flanger hartman, il tiny orange phaser e il boss TR2 (che ho ancora). Alla fine con i pedali singoli hai molta più soddisfazione. E poi a parer mio non serve avere chorus, tremolo, flanger e phaser in pedaliera. Se pensi di doverli avere a tutti i costi di solito è perché sei in un periodo di noia. Di modulazioni te ne bastano una o due di buone. Per dare un pò di movimento e aria al segnale un bel tremolo e passa la paura. Oppure un bel flanger che puoi settare in modo discreto e fare un pò chorus o invasivo in modo non dissimile da un phaser. Se poi hai già il choralflange, aggiungi un bel tremolo o un phaser e sei a cavallo IMO.
  7. Alla fine ho preso l'hoof. Abbastanza soddisfatto ma è un pò troppo morbido per i miei gusti... però quasi ci siamo. Mi chiedo se sarebbe meglio il cloven hoof che ha un attacco un pò più marcato.
  8. Sembra molto figo, anche se grande diamine, porta via un sacco di spazio.. ma mi ingolosisce devo dire
  9. Allora di muff nel sito se ne è parlato anche troppo, ma io che userei il muff in un brano forse due ho bisogno di qualcosa che funzioni con il mio setup, che prevede l'ampli già un pò saturo di suo. Non vagonate di gain, diciamo un suono di base alla you shook me, ac/dc. Non mi interessa il muff definitivo con il suono enorme, quindi scarto a priori SUF, dice works e compagnia. Mi serve un muff con accorgimenti che lo rendano utilizzabile con l'ampli già sporco e che sia udibile nel mix, anche a scapito del suono che quando sei da solo ti fa ribaltare dalla sedia. Guardando in giro vedo che, per usarlo con l'ampli saturo si raccomanda di partire da un muff russo, quindi una variante di quei circuiti. A naso il pedale giusto quindi potrebbe essere o l'Hoof di EQD oppure il Musket di blackout effectors. Il Musket dovrebbe essere più versatile ma a me in realtà serve un pedale "flessibile" piuttosto che versatile. Mi servirebbe essenzialmente per ritmiche e il suono che ho in testa è tipo questo, a 40 secondi quando entra il tipo con la pseudo les paul special (usa l'Hoof). Altri pedali da considerare?
  10. Almeno era un pedale, pensa se era un sasso.
  11. Ieri è arrivato il pack rat - che ho preso usato su MM - e come mi è stato chiesto faccio una breve recensione. I diversi modi suonano effettivamente distinti, a parte la modalità OG e Whiteface che sono piuttosto simili. Spendo due parole sulle modalità che a pelle mi sono piaciute di più. WF è il rat classico, e suona molto bene. Il Turbo rat pure suona davvero bene e per me è modalità più sfruttabile, perché è progettato per suonare dentro l’ampli già saturo che è ció che faccio di norma. Poi il pot del filtro in questa modalità è tarato molto bene e la rende assai flessibile. La modalità landgraff è basata sul MO-D ed è quella che suona “meglio”, molto aperta come il Turbo ma più profonda. Suona però meno da distorsione garage, ció che mi fa preferire il Turbo, a pelo. Un cenno sulla qualità costruttiva: il pedale è ESTREMAMENTE silenzioso, anche con vagonate di gain, al punto che la cosa mi ha sorpreso (è tutto a smd sia chiaro, diversamente penso sarebbe un pedale enorme). Meno simpatico è che lo switch per selezionare la modalità è leggermente ballerino, ma non so se sia colpa del fatto che è usato. Il click è preciso e soddisfacente ma il pot non è solido come gli altri tre. Se qualcuno ha avuto il pack rat, bonsai o muffuletta sarei curioso di sapere come è il loro switch. Nel complesso, prime impressioni, ma sono molto contento dell’acquisto. Suona bene e suona da rat, anche se l’ultimo vero l’ho avuto 15 o forse anche 20 anni fa (il deucetone) quindi non chiedetemi confronti. Il solo landgraff costa mille sacchi e pure un turbo rat costa 150 usato quindi per 200 avere questi suoni e altri lo trovo un buon affare. Il fatto di avere tante modalità pensavo fosse più una gimmick ma in realtà permette di trovare un suono che funziona qualunque sia l’ampli in cui ti attacchi. Il mesa prende i pedali in modo radicalmente diverso dal marshall o ancora da un fender, talchè giocando tra le varie modalità è abbastanza immediato trovare un suono di stampo “rat” che funzioni in tutte le situazioni. Non credo lo metteró in pedaliera perché penso sia un pedale concepito più per l’uso casereccio o in studio, ma sono contento di averlo preso e presto prenderó anche un muffuletta, probabilmente.
  12. Anche a me, e pure il bonsai. Sto pensando di prenderli tutti, ma intanto vediamo come va con il Pack Rat.
  13. Little black secret ne parlano bene. Io comunque dovrei avere in arrivo un JHS pack rat - in pratica una "collezione" di vari rat - e ti saprò dire se si adatta bene a vari ampli perché è un pò quello che sto cercando anch'io.
  14. Praticamente hanno messo qualsiasi donna che abbia mai imbracciato una chitarra e ottenuto un minimo di notorietà più in alto possibile. A un certo punto mi aspettavo di trovare la tettona di youtube che suona l'acustica. La cosa pessima, peraltro, non è che celebrano le donne, è che lo fanno in modo sbagliato, non dando il giusto spazio alle chitarriste VERAMENTE brave che si meritano di stare più in alto in classifica. E George Harrison stesso non si sarebbe mai messo davanti a Eric Clapton.
  15. Questo sarebbe anche interessante se non avessero fatto la scelta di mettere fuori il pot del tempo anzichè quello del mix, che per me è molto più importante.
  16. Difficile che tu abbia perso bassi e medi, più probabile che ci siano più alti che li "sopraffanno" per così dire. Io riequalizzerei l'ampli, o userei il pot del tono.
  17. Chiudo? Battute a parte non mi pare ci sia moltissimo altro. Mooer e qualche altro pedale asiatico, ma non molto.
  18. Sentiti così il Norvang mi ricorda più il KTR che il klon originale, al quale sento invece più vicino il Golden Horsie.
  19. Le sellette individuali fanno suonare una chitarra in maniera completamente diversa.
  20. Mai messo in loop, sempre davanti, perché le ripetizioni non impastano e il pot del level ha la sensibilità giusta.
  21. Il DD3 è letteralmente uno dei miei delay preferiti. Non è che suoni in modo spettacolare, ma riesco sempre a farci quello che mi serve in due secondi, e questo per me vale tanto.
  22. Preciso che per me la versione a componenti through-hole non suona meglio della odierna a circuiti stampati, l'unico vantaggio è che i vecchi si possono moddare e riparare (se mai fosse necessario) molto più facilmente. Comunque per distinguerli credo sia sufficiente vedere dove sono fatti. Taiwan=through hole, Malesia=stampati.
  23. Non dovresti avere alcun problema. Forse forse tra re e sol se hai le 3 sellette compensate su una tele.
  24. Io ho riscontrato che intonano in modo diverso, quantomeno le Pyramid. No so in verità se ciò dipenda dalla diversità del nucleo o dalla dimensione dello stesso. Posso solo dirti che con i ponti non intonabili possono dare rogne, con ponti tipo abr nessun problema, devi solo settarli diversi.
  25. E' come dici tu infatti, è un banale SD-1 a circuiti integrati. Sono tutti fatti così da qualche anno.
×
×
  • Crea Nuovo...