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Giorgio V.

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Tutti i contenuti di Giorgio V.

  1. I Gibson moderni vanno benissimo (basta che non siano zozzate tipo P100). I vintage sono abbordabilissimi. Tra i boutique Wolfetone. Sulla mia 330 ho lasciato stock e io di solito cambio i pickup anche al ferro da stiro.
  2. No tu vendimi il tuo.
  3. Tra questi i meglio sono i Doyle. A mio gusto eh. E comunque di nessuno mi piace il pulito al manico, ma lì probabilmente è la chitarra che sega.
  4. Io ho la pedaltrain (pt3?) ma pesa troppo. Mi tira enormemente il culo spostarla in giro e andarci a prove. Però anch'io preferisco la soluzione con l'alimentatore sotto o comunque fuori dalle balle. Avevo visto delle soluzioni di pedaliere forellate in legno ma non so quanto meglio siano.
  5. Senza passare per cospirazionista secondo me la differenza la fa il modo in cui il ponte è realizzato. Ci sono quelli che sono fusi in uno stampo (Pigtail e i vecchi Gibson) e quelli che invece vengono lavorati a macchina da un blocco più grande (mojo o il music city, ovvero questo che è bruttino ma come intonazione è il meglio https://www.musiccitybridge.com/listing/replacement-gibson-wrap-around-tailpiece-stud-finder-aged-nickel/5628972). A me pare che i ponti fatti in un certo modo si somiglino abbastanza tra di loro. Comunque la Pigtail dovrebbe buttar fuori una versione che è praticamente il clone del mojoaxe, ma fatto alla maniera loro. Me ne hanno mandato un prototipo ormai un annetto fa e sulla Oxblood mi piace proprio tanto. Comunque concordo che le differenze sono piccole e la cosa migliore se ne hai qualcuno da parte è provare vari abbinamenti sulla stessa chitarra.
  6. Splendida la Junior! Però per me il Pigtail suona sempre un filino meglio.
  7. Maledetto, proprio tuo che hai il pedigree per lanciare queste dichiarazioni turbolente per il portafogli di molti.
  8. Hendrix sicuramente era un chitarrista molto dinamico. Strato e plexi sono un'ottima ricetta. Vero anche che in mezzo metteva un fuzz face ma i fuzz sono pedali particolari, con la loro dinamica, e molto sensibili a quello che viene a monte, ben lontano da un moderno pedale di gain che tende ad appiattire tutto.
  9. E allora @PinkFlesh si tratta di un tipo di chitarra che non risponde alla tua filosofia. E va benissimo così. Non ho mai sentito il mio suono né scarno né piatto personalmente, ma rispetto chi usa ritardi e modulazioni con maestria. E' una cosa che io non so fare. @aleroc pickup che si comportano così sono tendenzialmente vintage style e con poco output, soprattutto i single coil. Ma dipende anche dall'ampli, la chitarra più dinamica del mondo suonerà sempre piatta dentro una dual rectifier.
  10. Quelle che plettri forte suona forte, plettri piano suona piano. Accenti la pennata e fuoriesce un attacco schioccante, accarezzi la corda e il suono si ammorbidisce. Abbassi il volume e suona pulita, alzi ed esce un suono rock cazzuto. Una chitarra dinamica è una chitarra che ti permette di avere tanta varietà di suono senza cambiare canale dell'ampli o toccare il selettore dei pickup. Ma sto dicendo delle banalità. E' una domanda trabocchetto?
  11. Sì, mi pare anche di avere accennato la cosa all'inizio. Il modo migliore per apprezzare certi suoni è chitarra-cavo-ampli, ma non è che passare per la pedalboard sia di per sé un problema. Io personalmente ho una pedaliera molto scarna, con un paio di buffer di qualità ed il resto dei pedali tbp, il tutto cablato con filo abbastanza trasparente. Il suono diretto e il suono passando per i pedali spenti è sostanzialmente uguale. La qualità di certi strumenti la perdi non tanto usando la pedaliera, ma nel momento in cui vai ad attivare certi effetti o combinazioni di effetti. Cosa che, a me, non riguarda molto, dato che uso poca roba. Il mio suono di base è chitarra-ampli, senza boost o riverberi, e posso fare (e ho fatto) live interi senza la pedaliera. Poi in realtà mi piace usare in qualche brano l'octaver o una modulazione invasiva in qualche segmento dei brani. In tal caso qualunque particolarità dello strumento viene schiacciata dall'effetto, ma se si tratta di venti secondi in un brano ci può anche stare.
  12. Innanzitutto grazie per le belle parole :) In parte io sono d'accordo con quello che scrivi, ovvero che la ricerca della "superchitarra" è un In parte fine a sé stessa. Non ti rende un chitarrista migliore e faremmo tutti meglio a ripassare le scale e il libro di armonia invece che tirarci le pugnette sui forum. Dall'altro, però, va anche capito il piacere di possedere un oggetto con certe caratteristiche. E' un feticcio, come lo è del resto possedere una vera chitarra vintage, ed è una passione che posso capire. Sempre meglio che sperperare soldi in scarpe e borsette secondo me. Però voglio anche aggiungere una cosa: una chitarra molto onesta e dinamica ti fa suonare meglio. Ti insegna molto in termini di tocco, e quindi da questo punto di vista può anche essere vista come un mezzo per migliorare. Certo, come hai detto, tutto dipende anche dal resto della catena, ha senso usare certe chitarre se utilizzi un setup molto scarno, se invece aggiungi tanti pedali, magari digitali e di dubbia qualità, molto del bello si perde per strada.
  13. No, per P.A.F. si intende di regola dei pickup fatti da Gibson in un periodo ben preciso, ovvero humbucker full size che venivano prodotti e montati sulle chitarre tra il 1957 e il 1962. PAF sta per "patent applied for" che possiamo tradurre con "brevetto depositato", il che sta a significare che la Gibson aveva depositato il progetto di questo nuovo tipo di pickup all'ufficio brevetti americano, ma che l'ufficio non aveva ancora completato la pratica e dunque non vi era un numero di brevetto assegnato. E infatti sotto questi pickup si trova un adesivo nero e dorato con scritto proprio "patent applied for". E appunto dopo i p.a.f. si passa ai cosiddetti "patent number", ovvero pickup che avevano l'adesivo con sotto il numero di brevetto rilasciato dall'ufficio. Va precisato, però che: - non tutti i paf sono uguali perché le specifiche "fluttuavano" tra un esemplare e l'altro (numero di avvolgimenti, ma anche tipo di magnete e di filo usato); - i primi patent number sono sostanzialmente uguali agli ultimi paf, poi anche i pat # cambiano - Gibson usò l'adesivo paf anche per pickup di tipo diverso, tra cui minihumbucker in particolare - mi pare - su alcuni modelli di epiphone. Di norma comunque chi parla di p.a.f. intende humbucker gibson fatti tra il 57 e il 62. Sono pickup molto ricercati su cui si basa un intero business di repliche più o meno vicine agli originali. Una copia perfetta però non si può realizzare perché gli esatti materiali non sono più in circolazione.
  14. La modulazione è un flanger MXR. Nei negozi trovi abbastanza facilmente la versione signature di VH che dovrebbe funzionare bene per questo suono.
  15. Se fai domande assurde non aspettarti risposte serie. Cosa vuol dire "colore"? Cosa vuoi ottenere? "Per certe volte"? Abbi almeno l'accortezza di postare degli esempi. E' una questione di buonsenso, qua nessuno è telepatico.
  16. Se non si è staccato nulla lascerei stare.
  17. Devo spedire una chitarra con custodia morbida...dove recupero un pacco robusto e sicuro?

    1. Steve Townsend

      Steve Townsend

      Chiedi in qualche negozio di strumenti musicali della tua citta' o vai da mailboxe

  18. Uso George L's da anni, zero problemi e suono chiaro. Del resto non sposto quasi mai le cose. Non capisco perché lo yeti del video dovrebbe farmi cambiare idea, in fondo non ha manco dato una ragione precisa.
  19. Ne ho provati diversi. Shed sono splendidi come suono, costruiti abbastanza male, introvabili e suonano vagamente come un P90 sposato a un pickup da strato. Non fedelissimissimi ma davvero un gran suono. Bareknuckle Nantucket fanno cagare. Punto. Belli da vedere però. P-94 sono molto validi. Molto fedeli come suono. Preferisco un pò di graffio in più personalmente ma per il prezzo direi imbattibili. Sulla mia explorer avevo lo Shed all'inizio, poi l'ho cambiato per vattelapesca, ho rimesso lo Shed ma ho fatto un danno ed era diventato microfonico, ho provato un altro paio di pickup compresi quelli qui sopra, alla fine ho fatto paraffinare lo Shed. Il P94 se vuoi te lo vendo (sorry per il pitch).
  20. Tecnicamente due, Fetto e KTR, ma in realtà il Fetto lo uso quando attacco a un ampli pulito e in tal caso non uso il klon, il klon lo uso quando attacco all'ampli e allora non uso il fetto. Insomma si escludono a vicenda.
  21. Faber è un ponte di qualità ma non suona molto giusto. Proverei pigtail, non ho esperienza diretta ma lo usa JD Simo sulla sua 335 ed è uno abbastanza fanatico.
  22. Frugando su google immagini. Mi pare di aver cercato qualcosa tipo "64 strat neck wear". Personalmente lo trovo molto bello e realistico. Le cose chiave IMO sono: - la parte sverniciata deve anche essere "vissuta", perché una volta che l'acero è esposto si inzozza, è fisiologico. - non può essere troppo omogeneo - anche la transizione tra acero esposto e parte ancora verniciata deve essere curata, perché realisticamente non sarà mai netta.
  23. replica srv
  24. Octaver into phaser Envelope filter into phaser Tutti e tre assieme
  25. Buono a sapersi, grazie!
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