EDIT: "recensione" a pag. 4
Il pallino della flying V sono molti anni che me lo porto dietro. Ricordo quando arrivai molto vicino a comprare la hamer vector in korina di Francé (col senno di poi avrei fatto un grandissimo affare visto come sono schizzati i prezzi), ormai più di dieci anni fa penso.
L'explorer, che ormai ho da 4 anni, ha cementato la mia ossessione per questo legno e questa incredibile coppia di chitarre che Gibson ha lanciato in commercio nel 1958. Se consideriamo quanto, oggi, siano ancora radicali e aggressive, penso che mi piacerebbe molto assistere a come queste chitarre smascellarono il pubblico che le vide per la prima volta al NAMM del 1957.
E dunque, un pò questo tarlo che mi porto dietro da anni, un pò che la V è davvero comodissima da suonare, un pò che ho la fortuna di conoscere un ragazzo davvero bravo a fare repliche Gibson dei tempi d'oro, alla fine gli ho detto "e fammi 'sta Flying V".
La chitarra è in lavorazione proprio in questi giorni, quindi ho pensato che poteva essere divertente condividere qualche foto del work in progress.
Premetto però che non si tratta di una replica al 100%. Ho preferito fare alcune concessioni al mio gusto personale, perché ho sempre un occhio anche all'aspetto pratico e le mie chitarre voglio suonarle comodamente.
La base e le caratteristiche costruttive sono naturalmente fedelissime, dai legni (compreso il palissandro brasiliano per la tastiera) alle colle ed alle vernici. Per le misure e gli scassi sono stati usati i progetti più affidabili reperibili in rete, aggiustati grazie alle misure prese da un flying V del 58 originale. Il legno di body e manico è stagionato 30 anni e il tutto dovrebbe pesare meno di 3 chili.
La deviazione si ha nel posizionamento del bottone della tracolla, che sarà dietro il manico anzichè sulla spalletta, nei tasti, avendo optato per un medium jumbo anziché per un fretwire vintage, e per i dot laterali, che sono circa un 20% più grandi del normale perché siano più intelligibili dal vivo.
I pickup saranno dei Wolfetone Marshallhead MKII con master volume e master tone, e ho deciso di installare un killswitch dove sarebbe stato il volume del ponte (storicamente ci azzecca zero, ma che me ne frega). Completerà tutto un ABR originale del 64 (purtroppo cromato e non gold, pazienza, quello ho trovato).
Per tali ragioni, non ci sarà il logo Gibson sulla paletta (avrebbe avuto ormai poco senso) ma la firma del costruttore: Davide Santucci.
Largo alle foto!
Incrocio le dita sperando che tutti i pezzi che ho ordinato per completare il lavoro arrivino presto :)