Giorgio V.

Forse una hummingbird ci stava ancora meglio, magari la prossima!

- Inutile e tediosa premessa - Da diverso tempo ero scontento della mia acustica, una Gibson J45 Antiquity, precisamente da quando l'avevo comprata nuova da Esse Music a fine 2016. Non che suonasse male, anzi - all'epoca, che c'erano ancora tante chitarre nei negozi, l'avevo confrontata con altre 4 o 5 J45/J50 ed era risultata vincitrice - ma il manico non era comodo, era troppo ingombrante e soprattutto è quel tipo di chitarra che bisogna un pò picchiarla perchè suoni. Io che sono abituato a suonare l'elettrica con le mie manine fragiline mi sentivo fuori dal mio territorio. Però, appunto, suonare suonava e se mi serviva una acustica era lì. Poi viene la pandemia, casini vari, il bassista scappa in Austria, con i ragazzi del gruppo si decide di mettere su un set acustico che almeno suoniamo di più in giro. E così, costretto a imbracciare 'sto rinoceronte per due o tre ore ogni settimana ho detto basta. Venduta e messo alla ricerca di una nuova acustica. Sono dovuto andare un pò a culo perché, rispetto a qualche anno fa, è difficile trovare una grossa selezione. Tomassone, ad esempio, ha UNA martin che mi interessava, una OM-28. E se quell'esemplare mi faceva cagare? E allora vai di usato. Avrò ascoltato 3 mila video su youtube prima di decidere che volevo una Martin e la volevo con fondo e fasce in palissandro. Ma cercavo anche un body piccolo e non volevo una chitarra dalla scala lunga per un discorso di suonabilità. Da cui l'orientamento a restringere la scelta tra 00 - 000 e OM, in versione 28. Ero orientatissimo su una 00, che dai clip sul tubo restano le mie preferite. Provata una però, mi sono accorto che, anche se la proiezione sulle alte è eccezionale, basta sfiorarle e "partono", la risposta del la e del mi grave è molto lacunosa, poco definita, specie rispetto alla dread cui ero abituato. La seconda candidata è stata una 000 EC di metà anni 90. Un cannone di suono, ma aveva un pò lo stesso difetto della dread che aveva bisogno di essere percossa, inoltre la suonabilità era molto lontana dalle Martin moderne che sono, a mio avviso, molto molto comode e lo spacing delle corde al ponte è più elevato del solito, ciò che la rende ostica (poi ci si abitua immagino). Poi il manico mod v è un pò bizzarro per i miei gusti. Infine ho trovato in vendita non troppo distante questa 000 28 reimagined. - La chitarra - ù E per una volta il culo è stato dalla mia parte. Bellissima, risonante, super facile. Non ho mai, mai provato una acustica più facile da suonare, specie dopo averla accordata mezzo tono sotto. Action comodissima, intonazione perfetta, morbida, un piacere da suonare. Non è risonante come la EC ma è molto più reattiva. Non ha la proiezione assurda della 00 sui cantini ma è molto più bilanciata, con bassi presenti, definiti e più che decorosi. Ha già il sistema Anthem montato, che è un bel bonus perché in ogni caso avrei dovuto installare un pickup o qualcosa di simile. Il manico modified low oval è davvero molto comodo, non affatica la mano ed è uno dei pochi manici "sottili" che non mi fa venire i crampi. Suono bilanciato su tutte le frequenze, discreto se vuoi, presente se vuoi, suona bene con il plettro ma anche con le dita. Sono in piena luna di miele. Un paio di giorni fa l'ho battezzata con la band ed è stata la prima volta che mi è passata via una serata a suonare l'acustica, mentre prima era una sofferenza e avevo sempre l'orologio sotto gli occhi. E così ho colto l'occasione che c'è una luce decente e sono solo in casa per farle qualche fotina e condividere la mia soddisfazione. Bonus: ammucchiata di elettriche!

Foto di famiglia!

Sono sicuramente hum-cancelling. Credo siano stacked - due bobine una sopra l'altra, direzione di avvolgimento opposta. DI fatto un tipo di humbucker. Non li ho mai provati, ma ne ho quasi sempre sentito parlare male.

Wolfetone, Mean e Meaner o Meaner e Meanest.

Per me contano, ma è più una questione di tecnica. Non è che con corde sottili avrai sempre un suono sottile, ma se sei abituato a suonare le 10 e passi alle 9, il modo in cui le picchi le farà suonare sottili. E poi è anche una questione di equalizzazione, settaggio dei pickup etc. Insomma passare di scalatura non è una cosa immediata secondo me.

Grazie! Ho comprato una medium usata...vediamo come va.

Potrei prendere un pedale di espressione più piccolo e metterlo al piano sopra. Sai dirmi - se non è un disturbo - quanto alto è il piano superiore? Vorrei capire se è possibile mettere tipo un roland EV 5 al piano superiore in corrispondenza dello skrecho.

Nel senso che pur non essendo i più sculandari al mondo suonano benissimo. Io li preferisco ai Wizz che ho provato. Per me parti dal presupposto sbagliato comunque ovvero che ci siano al primo posto i paf, poi i cloni a, poi i cloni b, poi i cloni c in ordine di "qualità". NON è così. Ci sono tanti pickup buoni e va anche a gusto. E poi qui stiamo veramente spaccando il capello in quattro, tutti i pickup che ti sono stati raccomandati sono validi e suonano bene. E aggiungo l'ultima cosa: le sfumature del paf le puoi apprezzare solo in contesti ben precisi. Con l'ampli giusto, no master volume, tirato per il collo, e i coni della 4x12 che ti sparano nelle orecchie. Se usi un pedale per fare il distorto, non apprezzi le differenze. Stesso dicasi se suoni con un tot di gain, se suoni piano, se suoni con un altro chitarrista...E senza contare che la maggior parte delle sfumature le senti TU ma non si riflettono più di tanto nel suono che esce dai coni.

Il paf originale è un pò un discorso falsato, nel senso i paf sono tutti diversi tra di loro, pur avendo delle caratteristiche comuni. Nella vita ho suonato 3 o 4 set di paf veri, e ti posso dire che: - nel complesso i più "fedeli" sono gli stephens design, ma non riuscirai mai a ordinarli e farteli consegnare in tempi decenti, la maggior parte della gente rinuncia. Sono fondamentalmente uguali a un bel paf con il volume a 10, quando lo abbassi i paf sono più dinamici. - anche i wizz sono molto simili nel modo in cui si comportano con il volume abbassato, sono dinamici e puliscono molto bene, ma rispetto ai paf veri manca corpo. - i wolfetone sono un ottimo compromesso e non sfigurano né paragonati a queste altre repliche, nè ai paf veri. Sulla mia Les Paul ho uno stephens design al ponte e un wolfetone al manico e l'accoppiata va molto bene.

Sì anche il cioks è un pò overkill. Mi basta che lo strymon alimenti a 12 volt all'occorrenza, che mi serve per il Fetto. Prendo nota.

Da anni e anni uso una pedaltrain pro con borsa morbida che mi scassa la spalla. Pesa un botto ed è scomodissima da portare in giro. Purtroppo le cose che ci sono sopra mi servono, anzi, vorrei aggiungere pure un paio di pedali ma sono restio per via del peso (un boss re 20 e uno spectrum) Va così: Octron 2 -> Empress Buffer -> Fetto -> H9 -> Skrecho più un Boss FV 500 come pedale di espressione. L'alimentatore è un cioks dc 10. Ora, sicuramente il volume boss potrebbe essere rimpiazzato da qualcosa di più piccolo e pratico, da solo pesa oltre un chilo e mezzo. Potrei valutare di lasciarlo fuori e portarlo in giro, separatamente, solo quando mi serve perché in effetti lo sfrutto con una band, ma non con l'altra. Ma anche a livello di pedaliera penso ci siano soluzioni più pratiche. Cosa offre il mercato?

Tra tante repliche per me i Wolfetone sono i migliori. Come qualità sono alla pari con i più blasonati, e come costo siamo parecchio sotto, specie ora che sono scontati al 25%. Sono aperti e schioccanti ma non sottili. Poi se hai dubbi il produttore è molto disponibile se lo contatti via facebook, ha diversi modelli e fa anche avvolgimenti su misura. Raccomandatissimi.

Per me sempre Fetto.

Per me il prezzo non è manco male visto l'R&D che sta dietro, e che comunque ti porti a casa una chitarra made in Japan.

Eh bei tempi, non c'era mica il coviddi e tutte quelle cazzate là. Solo plexi imballate e pedaliere giganti.

Sì ma quando comparavamo i pedali ero ancora sobrio! Poi ho realizzato che non avrei mai posseduto un klon vero e ho iniziato ad alzare le birrette.

Credo fosse un retaggio di prima dell'esplosione dei pedali boutique, quanto la norma era avere 4 o 5 boss uno di fila all'altro, magari pure un wah, e allora sì che tra passare per i pedali e andare dritto nell'ampli si sentiva una grossa differenza.

A un vecchio raduno provammo un confronto tra un klon dorato (mi pare fosse di Oby), l’MNK e due KTR, tra cui il mio. Nei miei ricordi: - l’MNK era il più fedele - i due KTR comunque suonavano leggermente diversi tra di loro. Pensa te.

non ci siamo capiti. So quello che intendi ma il KTR ha la particolarità di avere uno switch che permette di selezionare se tenerlo in modalità tbp o bufferizzata. Io lo uso nel secondo modo, buffer sempre attivo anche quando il pedale é spento. Inoltre non é un pedale che tengo sempre acceso, quindi per me é importante che faccia da buffer anche quando disattivato. E siccome la mia pedaliera é pensata per avere un buffer in quel punto della catena mi serve che il pedale che rimpiazzerà il KTR sia appunto bufferizzato e non tbp.

Mi pare di ricordare che Sergio ha fatto dei kloni sia bufferizzati sia TBP. Magari mi sbaglio.

Ma si infatti. Io uso (usavo) il KTR a inizio pedaliera con il buffer sempre acceso. Vorrei sostituirlo con un klone che abbia il buffer anch'esso altrimenti per non perdere segnale (tutti gli altri pedali che ho sono tbp) devo ripensare la pedaliera.

Sì il KTR l’ho sempre trovato molto definito al limite del duretto. É una sua particolarità che a me piace ma il klon vero lo ricordo un filo più morbido. L’Aphelion é uno di quei pedali provati molto al volo ma che mi é rimasto in testa, come anche il Jan Ray devo dire.

L’aphelion anche per boostare me lo ricordo molto bello. Fondamentalmente diverso dal klon però, non intercambiabile secondo me.

Bon, che sia MNK, mi basta capire se ha il buffer.