Vai al contenuto

Giorgio V.

Admin
  • Numero contenuti

    6.180
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    27

Tutti i contenuti di Giorgio V.

  1. Mi sento un pò un "endorser aggratis" di questo prodotto, che considero davvero ottimo, quindi cerco di risponderti e chiarirti qualche dubbio: - l' accordatore fa il suo dovere, come lo può fare il TU-2. Ho provato il polytune una volta, mi è parso un ottimo prodotto, direi superiore. Del resto è uscito dopo. - non trovo che la qualità degli effetti sia particolarmente digitale. Chorus e Phaser sono molto belli e "caldi" IMO, i delay tendono a essere un pò Hi-Fi, cosa che a me piace, ma puoi ammorbidirli molto settandoli a dovere. Hai molti parametri da gestire se vuoi controllare la cosa minuziosamente, ma non è difficile farli suonare bene subito. In generale gli effetti TC sono effetti che si adattano bene principalmente in un contesto rock IMO, dove la modulazione o il delay accompagna la chitarra usata in maniera abbastanza "diretta". Li vedo personalmente poco propensi a chi fa chitarrismo d'ambiente o cose più psichedeliche, ma a me va decisamente bene così, infatti ho sempre usato gli effetti come un contorno a un suono principale che avesse già in sè quasi tutto quello che mi serviva. - per cambiare il firmware serve un PC con uscite e cavi per la gestione del segnale MIDI. Io personalmente non li ho. Comunque il firmware è rimasto alla 1.3 da pochi mesi dopo che è uscito, e non è più stato toccato, penso che il 97% dei Nova System che ci sono in giro abbia quel firmware lì. - sotto il profilo Hardware la macchina è sempre stata la stessa. Se hai altri dubbi spara pure. Per i difetti, secondo me l' unico vero neo del Nova è che non si può usare il metodo dei 4 cavi. Per il resto lo adoro, è una macchina eccezionale secondo me per chi vuole roba buona affidabile ed efficiente sotto i piedi senza troppe seghe mentali.
  2. Ti dico, coi CTS che avevo prima il manico andava benone, il ponte un pò meno ma avevo anche un pickup un pò più carico e quindi meno reattivo per forza. Adesso al ponte tutta la corsa del Superpot è squisita, anche a 4, o 3, non perdo dettaglio, senti il rumore delle dita che strusciano sulla corda uscire dall' ampli, è assolutamente perfetto. Al manico invece il suono si ovatta, questo non in maniera drammatica, ma sicuramente non è paragonabile a come la cosa funziona al ponte. E' un pò un pacco perchè a me piaceva fare il pulito al manico e il distorto al ponte per cose più "rock-pop", e so che potrebbe funzionare meglio di così. EDIT: Grazie Giorgè per il review. Sarei molto titubante a fare il cambio del solo pot al manico con questi allora..In primis mi piace avere un pò di "resistenza" dal potenziometro, e in ogni caso avere una durezza disomogenea tra i due mi seccherebbe probabilmente (classico esempio di sega mentale stupidissima clamorosa da chitarrista della domenica, lo so perfettamente).
  3. Per esprimere un tipo di valutazione del genere IMO non è possibile fare una lista di elementi oggettivi per valutare. Puoi fare una lista di indici negativi che ti fanno stare alla larga da uno strumento, ma una volta che su entrambe tutto è a posto sotto il profilo "tecnico" è semplicemente giusto affidarsi alle sensazioni, semplicemente prendi quella che "ti piace di più". Non è necessario avere una carta dei pregi della chitarra perchè questa ti metta il sorriso in faccia ogni volta che la imbracci. Concordo con Evol che non ha senso fossilizzarsi su intonazioni etc, perchè non è detto che il setup lo abbia fatto una persona competente quindi rischi di finire con l' attribuire alla chitarra difetti inesistenti, risolvibili con un giro di cacciavite. Che peso e manico siano "scontati" dato il modello di riferimento non sarei così sicuro, per certi marchi e certi modelli ci sono variazioni anche importanti tra chitarra e chitarra.
  4. Grazie a entrambi Son sempre curioso di queste cose, anche perchè ora ho il kit RS (con Superpots su), con il pickup al ponte è fantastico, ma il volume al manico è un pezzo della circuitazione che potrei pensare di sostituire (strano che uno vada benissimo e l' altro no, ma tant'è..).
  5. Della prova da spenta a me me ne frega assai poco. La volta che porterò una chitarra elettrica a una jam acustica ci farò più caso. Io comunque cerco di capire se lo strumento mi da una "risposta" che mi piace. Timbro a parte, che per quello che capisci in un negozio, con ampli e roba non tua, in mezzo al casino, vale poco o niente, mi interessa di più sapere come lo strumento reagisce al tocco, se plettrando in giro sento di avere il suono sotto controllo, gestibile, oppure una cosa piatta, e se comunque in generale la chitarra mi restituisce una certa energia quando la suono, o se rimane per così dire "fredda", cosa che sento sotto le dita della sinistra, facendo un vibrato, se la corda vibra con corposità o no. Importantissimo anche il manico, che valuti facendo accordi di varie forme per essere sicuro che non ci sia qualche aspetto del profilo che ti risulta "ostico" quando muovi la mano in determinate maniere, magari facendo del thumbfretting (lì vedi quando è troppo grosso proprio). Se la chitarra è già accordata è un buon segno di solito. Dopo di questo valuto come funzionano i potenziometi: se sono utili lungo tutta la loro corsa, oppure se girarli o lasciarli a dieci è la stessa roba o quasi. Come suoni, ripeto che la prova è secondaria IMO in negozio, ma si cerca comunque di provare un bel pulito-pulito, e un bel crunch da rock, semplicemente perchè sono i suoni che mi interessano personalmente. Come suonabilità a parte un' impressione generale, se noto qualcosa di strano nell' action controllo il truss rod che abbia una curvatura adeguata, o se non, che la correzione necessaria non sia troppo severa. Anche il peso è un parametro importante. Se la chitarra è un mattone ti passa la voglia di prenderla su e suonarla. E questo è quanto. Dead spots non ne ho mai trovati, anche perchè normalmente provo cose di fascia media o superiore.
  6. Sì ma non ci hai detto la cosa più importante..come suona rispetto al kit RS? Se non sbaglio Giorgé non montava i Superpots (che hanno un taper particolare) ma dei normali CTS Logaritmici con il vantaggio di essere preselezionati per valore giusto? Un pò come comprarli da Bareknuckle.
  7. Sono chiaramente (e dichiaratamente) molto ispirate nel design, ma non c'è alcuna connessione ufficiale, anche perchè Zemaitis era inglese, queste sono americane. Hanno un sistema di wiring particolare, con un potenziometro che si chiama "mood" che dovrebbe rendere la chitarra versatilissima, spaziando convincentemente tra suoni humbucker e single coil, Gibson e Fender. La versatilità è una delle preoccupazioni principali del progettista, che era un session-man se non mi sbaglio e cercava uno strumento che andasse bene in ogni situazione. Quanto ci sia riuscito non lo so, mai provata una of course. Sono chitarre particolari, l' estetica non mi dispiace ma nemmeno mi fa impazzire. Sarei curioso di provarne una. Ci sono diverse linee comunque, anche a seconda del grado di artigianalità dello strumento, che si riflette nell' hardware particolare, ponti / stopbar fatti a mano e decorati versus hardware tonepros per i modelli più basici. Sarei personalmente curioso di provarle, ma IMO non sarebbe il caso di fare il cambio, chessò tra una PRS di fascia alta versus una Teye, perchè probabilmente diventi matto per sbarazzartene.
  8. Concordo sulla prima parte della tua risposta ma voglio fare un importante appunto sulla seconda. Quando si dice che non 'è differenza di suono tra le scalature, quello che intendo dire personalmente è: non si può sostenere una tesi del tipo "le corde sottili suonano sottili, le corde grosse suonano grosse" e chiudere il discorso. Semplicemente non è vero. E' vero che quando si è abituati a suonare (poniamo ) 11 e si passa immediatamente a suonare 9 sulla stessa chitarra il suono lo si percepirà e sarà effettivamente sottile. Ma la mano destra, dopo aver suonato una quantità significativa di tempo con la corda più sottile si adatta e corregge, e confrontando clip audio con scalature diverse ci si rende ben conto di come la tecnica automaticamente si regoli perchè ognuno di solito tende a suonare come sè stesso, indipendetemente da corde etc etc. Secondo me quindi la corda non va scelta con in mente un suono specifico, ma cercando invece il feeling tattile che si vuole con lo strumento.
  9. Non penso proprio che ci sia chissà quale protezione per lo schermo, questo perchè è capacitivo e non resistivo ha bisogno del tocco. E' questo il motivo per cui non puoi usare un iPhone con dei guanti normali. Ribadisco, se si può usare anche senza attaccarci l' Ipad ogni volta ha senso IMO, sennò molto meno. Attaccare e staccare l' aggeggio ogni volta deve essere di una scomodità notevole.
  10. Se uno non ha già l' Ipad è una cagata pazzesca comunque..
  11. Può essere interessante per una persona cui serva se magari l' ipad serve per configurarlo e creare/editare i preset ma magari non necessario quando lo si vuole usare in giro.
  12. Giudizio certamente positivo in generale. Una nota di merito per il cantante che canta con un accento ovviamente non perfetto ma perfettamente accettabile, al contrario di troppe volte che si sentono pronuncie veramente abberranti.
  13. La premessa è un pò fumosa, ma mi pare di aver capito quale sia la domanda... Allora, per vendere i pedali al meglio secondo me sarebbe bello offrire al cliente la possibilità di provarli in condizioni simili a quelle in cui dovrebbe usarli. Mi viene in mente quindi: - una selezione di chitarre con cui provarli (questa è la parte più secondaria, perchè il cliente serio secondo me arriva anche con la sua, però minimo offrire a disposizione una Les Paul, una Strato, e una Superstrat più moderna, non importa che siano top di gamma, ci sta bene). - i pedali in bella mostra, magari già sugli scaffali alimentati e pronti per essere provati, raggruppati secondo me per marca piuttosto che per genere, questo secondo il ragionamento per cui se qualcuno vuole "un overdrive" automaticamente proverà il Boss, cos' come il Barber, così come il Fulltone se ci sono spostandosi da solo tra i vari "gruppi" e buttando necessariamente l' occhio anche su altre cose, mentre se li si raggruppa "per tema" uno si sofferma già solo su quello che gli interessa IMO e spazia meno tra i vari articoli. Importante anche che i pedali siano accessibili, non a terra magari ma su piani inclinati così che uno quando suona può semplicemente allungare il braccio e smanettare con i settaggi. - una selezione ragionata di ampli con cui provarli. Ampli Marshall o Marshall style (magari a basso wattaggio per necessità logistiche) dove provare il classico overdrive per boostare, ampli fender da usare puliti con i pedali davanti, magari qualche ampli moderno dove provare eventuali effetti a tempo nel loop..Insomma una selezione che permetta di provare i pedali nelle situazioni più "comuni". - eventualmente (ciliegina sulla torta) una piccolissima saletta insonorizzata dove il cliente (se vedi che non è un ragazzino fanfarone) può portarsi il pedale e provarlo tirando un pò più il volume magari suonando insieme a delle basi che tu gli metti a disposizione, in modo da sentire come si comporta il pedale nel mix e cose di questo genere. Sulla questione boutique - grossi marchi, secondo me è bello avere un pò di tutto. Se uno è ben fornito di bella roba poi comunque secondo me attira anche più gente anche solo per un fattore curiosità che viene per vedere l' overdrive da 300 sacchi e poi finisce per portarsi a casa magari ugualmente un chorus da 90€, che fa sempre cassa. Questo secondo me sarebbe un BEL negozio in cui provare pedali. P.S.: aggiungo una minuscola riflessione: tanta gente i pedali se li compra online anche alla cieca. Se tu offri la possibilità di testarli per bene in condizioni non dico ottimali ma oneste, offri un servizio in più che se c'è se ne usufruisce davvero volentieri IMO.
  14. Purtroppo non c'è un albo dei liutai. Sta alla sagacia e all' orecchio distinguere chi ha le mani d' oro dai fanfaroni. La prima spesso scarseggia, il secondo spesso ce n' è anche meno secondo me.
  15. Core e plettri sono anche le uniche cose che puoi cambiare e provare senza svenarti e che fanno al contempo una grossissima differenza sul suono finale. Direi che una bella dose di ricerca è più che doverosa.
  16. Mezo tono sotto con le 08? E alla pari con Billy Gibbons che usa 07 in standard...robe da matti.
  17. Un ragazzo, dopo un lungo periodo in ospedale in seguito a un incidente, scopre di aver problemi di erezione. Si rivolge quindi al dottore che dopo averlo esaminato gli dice: "Il problema e' che i muscoli del tuo pene si sono rovinati in seguito al trauma. L'unico trattamento effettuabile e' una nuova terapia sperimentale di difficile riuscita e risultati non certi". "Cos'e'?" chiede il giovane. "In sostanza consiste nel trapiantare i muscoli dalla proboscide di un elefante nel tuo pene, ti ricordo che non c'è alcuna garanzia con questo trattamente". Il ragazzo ci pensa un po' e poi decide comunque di accettare, non avendo nulla da perdere. Un mese dopo l'operazione al giovane e il recupero gli e' data finalmente la possibiltà di uscire dall' ospedale. Prepara una romantica serata con una ragazza che sentiva da un pò portandola al miglior ristorante della citta'. Tutto sembra andar bene, ma complice anche la lunga astinenza, a meta' cena inizia a montargli una poderosa erezione a malapena e dolorosamente trattenuta dai pantaloni. Il ragazzo allora, visto che comunque è coperto dalla tovaglia, si slaccia la zip per darsi un pò di spazio e subito il suo cazzo si lancia fuori, va sul tavolo, prende un panino e torna nei pantaloni. La donna all'inizio e' strabiliata, poi intrigata e con un sorriso malizioso dice: "E' incredibile! Pensi di saperlo fare di nuovo?". E il giovane baldanzoso ma con l' occhio un pò lucido risponde: "Penso di sì, ma un altro panino nel mio culo non ci entra proprio!".
  18. A me questa linea melody Maker piace, mi è sempre piaciuto il wraparound, dovrebbe essere leggera, semplice e diretta. L' unica cosa che mi lascia un pò interdetto è la paletta arrotondata, ma direi che è una chitarra interessante. Se ti piace, pigliala.
  19. Devo dire, è un pò che andando di quando in quando nel laboratorio di Cherubino mi fa spesso spippare con qualche ampli di Paolo e ogni volta è sempre un piacere suonarli. Anche in questo mi sembra di constatare alcune delle caratteristiche che mi piacciono, anche se siamo attraverso un sample online e non di persona: definito, diretto, mangiapedali, e un bellissimo feeling sotto le dita.. Addirittura ero andato a provare il clone SLO che aveva fatto e l' avrei comprato per un solo canale: il pulito che aveva moddato rispetto al progetto originale, di gran lunga dei tre canali il più Bello da suonare.
  20. Ho avuto anch'io, ai tempi in cui avevo la tele, che ci fosse una differenza molto sensibile tra 10 e 11. Questo prima che scendessi di due scalature sulla Les Paul. E' possibile in effetti che sui single coil che sono di tendenza più sensibili, o magari sulle chitarra a scala lunga (insomma solle fender "tradizionali" in generale) ci sia un maggiore impatto della scalatura sul suono, ma resto dell' idea che in ogni caso la mano la fa di gran lunga da padrone.
  21. D'accordissimo. Poi lo sappiamo tutti che le etichette sono cose estremamente fini a sè stesse..Cosa ne guadagneremmo dallo stabiliche che gli ZZ Top fanno "Rock-blues con influenze texane" piuttosto che "hard rock con influenze texas blues" o "vattelapesca invetatevela voi".. nulla!
  22. Rock-Blues per eccellenza sono gli ZZ Top IMO specie primi album (dove c' anche qualche brano di Blues più "spudorato"). Attitudine, scelta degli intervalli, quelli sono i caratteri distintivi.
  23. Ecco, secondo me non esiste la chitarra che ti rende felice, ma solo la persona felice che suona la chitarra. Lungi da me fare dell' analisi o cazzate varie, non voglio dire che tu sia una "persona infelice" o cose di questo tipo, dico solo che bene o male secondo me la soddisfazione che hai quando suoni lo strumento viene da una somma di fattori e una specifica chitarra non è uno di questi, ovviamente purchè sia uno strumento valido. Anzi secondo me la ricerca "selvaggia" di uno strumento toglie molto a conti fatti al piacere puro e semplice di suonare.
  24. Ho un rapporto conflittuale con Gheri Mur. Adoro Parisienne Walkaways e Still Got the Blues, e le suono spessissimo per trastullo, ma detesto Gheri appena inizia a correre sulla tastiera, e le cover che faceva sono da querela per insulto all' originale (tipo All Your Love o Pretty Woman, la seconda meno, la prima è davvero inascoltabile). Secondo me non era un chitarrista eccezionale, aveva dei bei momenti, ma anche un filone grezzo sotto sotto che non riusciva mai a contenere completamente. Non è un chitarrista blues IMO, ha delle forti influenze blues, ma non è esattamente il suo terreno. EDIT: personalmente non suono STGB a quella maniera, uso quasi sempre accordi in prima posizione arpeggiati perchè da solo da più soddisfazione. Tutto sommato IMO l' anima di quei brani sono le parti soliste sul pickup al manico della Les Paul.
  25. Io mi sono reso conto proprio riascoltando alcuni video fatti con la scalatura più grossa che la differenza è più immaginaria che reale in termini di suono vero e proprio. C'è, ma è molto risibile. Cambia di certo il feeling, come noi "percepiamo" il suono, in un certo senso, ma non più di tanto come arriva all' ascoltatore.
×
×
  • Crea Nuovo...