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Giorgio V.

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  1. A breve ho in programma di registrare musica con la mia band e per varie ragioni le chitarre abbiamo deciso di gestirle con il captor X. Mi sono procurato l'aggeggio e ho iniziato a metterci le mani per arrivare il più possibile preparato e non perdere tempo quando si tratta di scrivere e registrare. Tirare fuori un suono valido e utilizzabile è piuttosto semplice, ma tirare fuori un suono che rispecchi davvero quello che IO voglio sentire dai miei ampli si sta rivelando più complesso di quello che speravo. Le casse di serie non sono male, ma non mi convince la selezione dei microfoni proposta per i cosiddetti "dynIR". In particolare ho un brutto rapporto con l'SM57, sempre considerato un microfono dalle alte molto fastidiose, e non riesco a equalizzare al punto da trovare una quadra davvero soddisfacente. Soprattutto non riesco a trovare un bel suono lead, che risponda nel modo giusto quando plettro forte senza essere stridulo. Idealmente vorrei degli IR basati sulla cassa che uso oggi in via principale, ovvero una Marshall 1960AV di metà anni 90, con i Celestion Vintage ben rodati e significativamente più caldi di quelli moderni. Idealmente catturata con un sennheiser e906, che è il microfono che uso e conosco da più anni e considero molto naturale e rispettoso del suono che viene dalla cassa. Ho visto che York Audio offre qualcosa di molto vicino (una 1960BV del 1999), e mi pare che siano tra i produttori di IR più quotati. https://www.yorkaudio.co/product-page/mrsh-412-mv30-dual Ho visto anche che molti sul forum apprezzano i prodotti di Boutique Tones ma non mi pare che facciano qualcosa che risponde esattamente al caso mio. Certo che 20 euro non mi mandano in bancarotta ma mi seccherebbe spenderli per poi passare 2 ore a bestemmiare tra 200 file diversi senza trovare pace... Pareri?
  2. I flametone single coil che ho provato mi sono sempre piaciuti molto, ma non sono esperto del settore. Di solito poi un produttore o fa bene i single coil o fa bene gli humbucker, raramente entrambi.
  3. Claro, non dico che stiano male, dico che la differenza tra un paf vero e una replica non la senti. Poi comunque secondo me certi ampli sono fatti per suonare con certi pickup. Ad esempio una dual rectifier con delle repliche paf non suona male affatto, ma con un pickup un pó più carico (anche non di tanto, basta i 9k, tipo paf spinto) suona meglio.
  4. Giusto: dico solo che le differenze tra i p.a.f. veri e le repliche sono davvero sottili e meno l'ampli è diretto e semplice e meno queste sono percepibili. Una JCM 800 è ben più complessa e compressa di una lead del 1968, e sarebbe veramente difficile se non impossibile - a mio parere! - distinguere un paf da un'ottima replica in un blind test. Se ti attacchi a un super reverb blackface, invece, con un pò di familiarità con i p.a.f., secondo me il blind test lo passi abbastanza facilmente. Sempre al netto che sia tu a suonare in ogni caso. Se si tratta di ascoltare qualcun altro o di una registrazione per me sono differenze irrilevanti proprio.
  5. Quoto completamente, nessuno delle repliche moderne replica fedelmente sia la dinamica sia il comportamento dei paf quando abbassi il volume. Anche se tra tutti devo dire che i più fedeli nel complesso sono probabilmente gli Stephens Design. Vorrei anche precisare però che, a mio parere, tante di queste differenze minori sono più nella risposta al tocco che in quella sonora, e soprattutto che anche per chi suona sono di fatto percepibili solo in un contesto ideale. Prima di tutto l'ampli deve essere estremamente trasparente: ottima la plexi originale, ottimo il blackface...ma se già parliamo di JCM800 non ha senso attaccarci un p.a.f. piuttosto che una replica, a mio parere. E poi queste sono in larga parte sfumature che senti quando suoni da solo, nel contesto di una band figuriamoci... e senza neanche considerare che dal vivo spesso il tuo stesso suono ti arriva poco e male. In sostanza: bellissimo il p.a.f. vero per una questione di piacere e soddisfazione personale, ma per fare buona musica non è in alcun modo una necessità, nemmeno vagamente.
  6. Ho avuto il problema sulla dwight, probabilmente causato da me stesso medesimo all’atto di cambiar cover al pickup. per me la ceratura ha tolto un pizzico di armoniche al pickup, lo percepisco quando abbasso il volume sulla chitarra, ma è una cosa risibile e preferisco che non inneschi.
  7. Sì in daisy con altri boss moderni.
  8. L'SD1 Jappo mai dati problemi.
  9. Esattamente. Io ho una idea, la tua è diversa. Non è possibile fare un discorso oggettivo. Personalmente ritengo che per la maggior parte delle persone l'acquisto di uno strumento risponda a una pulsione emotiva più forte del "compro quella che ha avuto meno proprietari". Può essere al massimo la ciliegina sulla torta.
  10. Guarda che Deimos ha già risposto a queste domande. Non trovo poi che comprare dal primo proprietario o meno sia chissà quale valore aggiunto.
  11. Marshall è inglese e qui dovrebbero costare meno, ma saranno comunque di certo troppi. Ampli 30 anni in ritardo, noiosi e sovraprezzati.
  12. 3299 dollari per la jcm 800 moddata, battuta poco spiritosa.
  13. No perché da un lato è difficile fare profili davvero ottimi e dall’altro perché suono in situazioni in cui l’impianto da solo non basta, ma al contempo è opportuno mettere un pó del suono dell’ampli nelle casse
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