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  1. mi ha sempre affascinato questo strumento ma non homai fatto il passo.. settimana scorsa la GAS mi ha colpito e non ci ho resistito a un ottima offerta per u a fender champ del 1956 in ottimo stato completa del suo lovely tweed case (solo a vedere quello vale la spesa) e il suo pickup originale (anche solo. questo vale la spesa..) che é quelle delle musicmaster ma in fondo un pickup stratocaster! frassino uguale a quelle delle strat e tele del periodo, bellissima finitura desert sand.. a farla suonare come si deve bisogna studiare pero ci si puo divertire.. prima jammata
    14 points
  2. Apro un thread dedicato, in cui si può parlare di Paffettini e affini Allora... da dove cominciamo? Ma dai PAF, dagli originali, quelli montati da Gibson sulle burst vere dal 1957 al 1960... però se si parla di suono, estenderei tranquillamente il periodo di eccellenza fino alla metà degli anni '60, durante i quali venivano montati sulle prime SG (chiamate ancora "Les Paul" fino ai primi mesi del '63), 335 e vari tipi di hollow e semi-hollow, poiché sono di fatto, sia da un punto di vista costruttivo sia sonoro, uguali agli ultimi P.A.F. short magnets (cambia la decal in Pat. Number, perché Gibson ricevette appunto il numero di brevetto). Due curiose fotine fatte da me medesimo, sotto blacklight, a uno dei set che ho attualmente, quello meglio conservato esteticamente, coi long magnets e le decal intatte. Ne ho avuti per le mani più di 10 set, di tutti i periodi, sia long che short magnets, e ne ho attualmente 4 set montati sia su chitarre dell'epoca che moderne... onestamente non ho mai trovato nessuna replica moderna che gli tenga testa, e posso dire che anche di quelle ne ho avute e provate di ogni, comprese le più costose (mi mancano le repliche di Vincenzino nostro, ma solo perché quando lui ha iniziato lì avevo già tutti veri ). I PAF vintage hanno un'apertura, una definizione, una dinamica e una complessità armonica non riproducibile con i materiali odierni; inoltre, accoppiati al giusto harness, si ripuliscono con il volume della chitarra in un modo sublime, permettendo di avere in pratica suoni clean crunch e lead da rock classico da un ampli monocanale tirato, senza usare nient'altro. E a differenza dei migliori repro che ho avuto, che a volte riescono a replicare una o due di queste caratteristiche, i PAF le hanno tutte insieme contemporaneamente. Se dovessi descriverli in una parola, direi che la più corretta è TRASPARENZA. Non sono pickup che impongono il loro suono, ma che lasciano trasparire le caratteristiche e le sfumature dello strumento e del tocco di chi lo suona... in poche parole: montali su una LP bella e diventerà sublime, mettili su una ciofeca e sentirai meglio che è una ciofeca, perché non coprono le magagne. Per il genere in cui eccellono: direi blues, rock classico, hard rock, jazz... escluderei solo il metal pesante (anche se c'è chi ce lo suona), ma solo perché sarebbero sprecati per suoni così compressi, non perché non sia possibile suonarci metal. Linko un paio di video suonati a cazz, li avevo fatti per gli amici con cui ci sentiamo nelle varie chat whatsapp, quindi senza pretese e senza star troppo attento alla qualità del suonato: l'ampli a cui sono attaccate è la mia Naughty Amps - Alpha&Omega, qui settata in modalità plexi '68, con volume casalingo... nessun pedale, se non uno slapback messo tra chitarra e ampli, per avere un minimo di ambiente.  Infine due dritte riguardo alle repliche PAF: molti costruttori di pickup ci hanno provato e ci provano tutt'ora (alcuni anche utilizzando parte dei materiali NOS), da quelli commerciali come Duncan e DiMarzio, per arrivare ai produttori boutique. Finora quelli che mi hanno convinto di più sono: - Wizz... non i normali, ma i Vintage Wire con magneti NOS, quelli che fa solo su richesta e che non ha sul sito, sono dei gran bei pickup, per un costo di circa 1200-1300€ - Stephens Design... il vecchio i pickup li da fare anche se sarebbe da menargli per la politica commerciale: dei suoi, ho preferito gli HD normali rispetto ai NOS Wire, cmq si parla sempre di un prezzo superiore al mulino abbondante. - Brandon Wound... best bang for the buck secondo me, sono i primi che consiglio a chi ha un budget basso o vuole sperimentare con delle buone repro la prima volta, non a livello dei primi due, ma il rapporto Q\P è davvero impressionante per i circa 250-300€ che chiedono (i Limited sui 450-500). - aggiungo 8Bomb perché so che ci sta sperimentando molto, e recentemente mi è capitato di provarne un set degli ultimi... sono belli, non economicissimi ma neanche costosi come i primi due citati: su clean e crunch mi sono piaciuti molto, i lead erano rovinati da una microfonicità un po' sopra la media. Tra le repliche che per me invece sono un NO, dico solo un nome, perché siccome in tanti ne parlano bene (secondo me non ne hanno mai sentito uno vero), rischiano di far buttare soldi: Throbak...  gLory P.S. oggi paradossalmente, l'unico a poter usare di diritto la sigla PAF è Larry Di Marzio, che ne detiene il copyright, e ha pure il copyright sulle bobine double white
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  3. Umile omaggio a un grandissimo…
    8 points
  4. La mia FGM300, decisamente tamarra
    8 points
  5. Intendo proprio i PAF, gli originali montati da Gibson sulle burst vere fino al 1960... ma estenderei tranquillamente il periodo di eccellenza fino alla metà degli anni '60, durante i quali venivano montati sulle prime SG (chiamate ancora Les Paul fino ai primi mesi del '63), 335 e vari tipi di hollow e semi-hollow, poiché sono di fatto, sia da un punto di vista costruttivo sia sonoro, uguali agli ultimi P.A.F. short magnets (cambia la decal in Pat. Number, perché Gibson ricevette appunto il numero di brevetto). Ne ho avuti per le mani più di 10 set, di tutti i periodi, sia long che short magnets, e ne ho attualmente 4 set montati sia su chitarre dell'epoca sia moderne... onestamente non ho mai trovato nessuna replica moderna che gli tenga testa, e posso dire che anche di quelle ne ho avute e provate di ogni, comprese le più costose (mi mancano le repliche di Vincenzino nostro, ma solo perché quando lui ha iniziato lì avevo già tutti veri ). I PAF vintage hanno un'apertura, una definizione, una dinamica e una complessità armonica non riproducibile con i materiali odierni; inoltre, accoppiati al giusto harness, si ripuliscono con il volume della chitarra in un modo sublime, permettendo di avere in pratica suoni clean crunch e lead da rock classico da un ampli monocanale tirato, senza usare nient'altro. E a differenza dei migliori repro che ho avuto, che a volte riescono a replicare una o due di queste caratteristiche, i PAF le hanno tutte insieme contemporaneamente. Se dovessi descriverli in una parola, direi che la più corretta è TRASPARENZA. Non sono pickup che impongono il loro suono, ma che lasciano trasparire le caratteristiche e le sfumature dello strumento e del tocco di chi lo suona... in poche parole: montali su una LP bella e diventerà sublime, mettili su una ciofeca e sentirai meglio che è una ciofeca, perché non coprono le magagne. Per il genere in cui eccellono: ti direi blues, rock classico, hard rock, jazz... escluderei solo il metal pesante (anche se c'è chi ce lo suona), ma solo perché sarebbero sprecati per suoni così compressi, non perché non sia possibile suonarci metal. Per le chitarre: se parliamo di Les Paul, direi tutte, ma li adoro anche sulle 335-345-355. Molti costruttori di pickup comunque ci hanno provato e ci provano tutt'ora (alcuni anche utilizzando parte dei materiali NOS), e finora quelli che mi hanno convinto di più sono: - Wizz... non i normali, ma i Vintage Wire con magneti NOS, quelli che fa solo su richesta e che non ha sul sito, sono dei gran bei pickup, per un costo di circa 1200-1300€ - Stephens Design... il vecchio i pickup li da fare anche se sarebbe da menargli per la politica commerciale: dei suoi, ho preferito gli HD normali rispetto ai NOS Wire, cmq si parla sempre di un prezzo superiore al mulino abbondante. - Brandon Wound... best bang for the buck secondo me, sono i primi che consiglio a chi ha un budget basso o vuole sperimentare con delle buone repro la prima volta, non a livello dei primi due, ma il rapporto Q\P è davvero impressionante per i circa 250-300€ che chiedono (i Limited sui 450-500). gLory P.S. oggi paradossalmente, l'unico a poter usare di diritto la sigla PAF è Larry Di Marzio, che ne detiene il copyright, e ha pure il copyright sulle bobine double white
    8 points
  6. C'ho riflettuto. Schierare tutte le Fender come ho fatto con le Gibson CS mi costerebbe una gran fatica. L'ho fatta una volta, a posto così. Con le Fender invece introduco questo metodo. Ne tiro fuori una a settimana dal mio antro e la posto qui. Iniziamo da una CS Stratocaster '63 HSS heavy relic Graffiti Yellow (in foto il giallo è venuto più chiaro. Pazienza). Single coil fat60 e 60, più humbucker EVH di fabbrica. In pieno stile vanhaleniano non è previsto un tono dedicato all'humbucker al ponte. Manico oval C con spessore del manico al primo tasto 0.790 (credo sia il più snello di casa Fender), radius 9,5. È una delle Strato che più mi hanno impressionato. Non ho una gran passione per il relic (semmai l'opposto) ma questa suona, quindi non potevo non tenermela stretta. Estremamente cruda e senza fronzoli.
    7 points
  7. con piacere! e comunque pure marroni ne ho..
    7 points
  8. piccolo spunto su cui riflettere una premessa necessaria.... quando si parla di "sfumature" siamo nella zona di percezione personale di una caratteristica... quindi è molto aleatoria qualsiasi deduzione il motivo per cui le nuove repliche PAF non suoneranno mai come gli originali è imputabile ad un fattore molto semplice.... i magneti i magneti moderni differiscono per due caratteristiche fondamentali la quantità di cobalto presente e la qualità di ferrite inoltre c'è anche da dire che la maggiorparte dei magneti sono sinterizzati e non più ottenuti per fusione.. ed anche questo incide sulla resa timbrica finale (ma non è un demerito) ho letto di costruttori (artigiani e/o simili) che parlano di "magneti realizzati su Ns. specifiche"... o "ad alto contenuto di cobalto" non fatevi prendere in giro..... per avere forniture "personalizzate" dovresti DOMINARE il mercato (parliamo di ordini di almeno 15000 pezzi..... ho avuto l'ardita idea di fare una richiesta del genere) tutte queste parole (che chiamano Marketing o Customer sodisfaction o in altri modi creativi) è quello che ho sempre ritenuto fosse "ARIA FRITTA" quindi prestate bene attenzione a quello che Vi dicono ritengo che un prezzo onesto per un hb sia intorno ai 200 euro...... a cui aggiungere un 50 euro per chi investe molto in pubblicità o per chi offre una valida consulenza che ti fa scegliere il prodotto giusto..... ma oltre questo sono un ********* (qui è meglio censurarsi eehehe) per tornare in tema se volete fare un bel salto in avanti verso quella timbrica da molti identificata come "PAF vibe" allora vi servono dei magneti ante anni '70 allora noterete tante sfumature nuove che possono fare una bella differenza ovviamente su tutte le altre componenti vale il discorso della qualità..... ma sono materiali reperibili con molta più facilità butyrate bobbin..... come le originali vintage.... hanno un dielettrico diverso dal moderno ABS poli e slug a differente contenuto di carbonio...... suonano in modo diverso qualità del filo di rame e dei cavi.... incide sulla resa timbrica (soprattutto nella zona medioalta) basi in nickel silver invece che in rame nickelato (o anche peggio) ogni singolo componente apporta la sua piccola impronta....... ma sono scelte produttive.... mentre sui magneti moderni non troverete mai la stessa qualità del passato lo stesso discorso si può applicare sui legni.... i legni moderni sono nettamente inferiori rispetto ai legni "vecchi".. e non perchè "hanno perso umidità" o menate simili e proprio la crescita della pianta moderna che è cambiata... oggi gli alberi hanno più alburno che durame....... e quindi sono legni di qualità inferiore ma questo è fuori tema in questo post spero di averVi dato qualche spunto interessante su cui riflettere e discutere
    6 points
  9. spammo anche qui la mia nuova prediletta. era un sacco che stavo dietro a una jaguar o jazzmaster o mustang surfeggiante, ma la volevo giapponese e ultimamente in europa sono scomparse. alla fine su reverb è sbucata questa che è ancora più rara e per giunta - miracolo - suona pure da paura. comunque era per dire che i colori delle macchine anni '50 sono impareggiabili. perché adesso le fanno tutte grigie?
    5 points
  10. Comunque non mi capacito di come qualcuno possa buttare migliaia di euro in due pezzetti di plastica con un po' di filo di rame e due magneti......senza offesa per nessuno eh......
    5 points
  11. basta chiedere: io ne ho una così (con tracolla abbinata) Comunque sanbarst è marrone. La chitarra in legno a bella vista come la N4 o Blackbeard di Obone sono in legno e vanno bene. Una chitarra marrone si salva solo se la incafonisci con qualcosa (io su una chitarra di radicchio ho messo un battipenna leopardato in onore di Prince). I comodini di base sono marroni, trovarne uno gold o blecbiuti è roba rara, richiede troppo buongusto
    5 points
  12. Sto forum per me è una scoperta. Cioè c'avete presente quelle situazioni nella vita in cui voi vi credete moderati e invece tutti vi danno del talebano perché c'hai ancora gli ampli valvolari, non credi ai confronti Squier vs Custom shop che impazzano su YouTube, non c'hai una scheda audio, usi ancora i cabinet ecc.? Ecco, poi vengo qui e mi riscopro democristiano, perché mi ritrovo nel covo dei veri talebani: e l'ampli vintage del cinquantaqualcosa, e i pick up PAF originali del cinquantaqualcosa, e la vera unica Stratocaster del mondo che più vera non si può, e la vernice nitro sì ma quale nitro eh?, e così via. Iinsomma, ridenominerei il forum "Radiotalebano". Non è una critica eh. È che sono colpito e do voce al mio stupore sincero. Applaudo anche, anche se devo ancora capire bene. Stratocaster stupenda e senza dubbio magica quella descritta, ma tengo a dire a coloro che dovessero leggerci anche da non iscritti e meramente curiosi che là fuori ci sono tante tante tante Strato che vi daranno soddisfazioni e che la ricerca di Excalibur e della chitarra che "ne resterà solo una" può aspettare.
    4 points
  13. Il mio colore preferito è il nero, quindi quando ho visto la Blackie di Clapton mi sono affezionato alla sua chitarra prima ancora di conoscerlo. E di conseguenza la Strato nero di Gilmour col palettone a Pompei (e successive evoluzioni). E la Black1 di John Mayer. E la Stratocaster nera di Blackmore di Machine Head. E la Strato nera '68 di Landau. A parte quella di Gilmour (che è comunque in famiglia) le altre non potevo esimermi dal prenderle! Foto non ne ho per adesso, quindi allego l'unica che ho fatto (alla Landau). La SG nera di Angus, la custom 57 ebony ecc. Mi piace un sacco anche il Graffiti Yellow (e infatti anche lì non potevo non andare a colpire, dopo una caccia durata qualche annetto). Quando il nero si unisce al rosso (tipo tiger red, fire red, red tiger) o al giallo (yellow tiger), impazzisco. E magari avrò modo di farvi vedere i frutti del mio impazzimento. Viva il sunburst. Ce ne sono di stupendi, sia 2 colours che 3 colours. Ho un problema col bianco. Ma non tutte le forme di bianco. Anzi, ce ne sono di bellissime. Non stravedo per il bianco barocco della Jam di Vai, per il bianco giocattolo della Tele di John 5, per il bianco intonaco della LP di Buckethead e per il bianco torta nuziale della Gretsch (lapidatemi pure! ). Le suonerei, non le ripudierei, probabilmente mi ci affezionerei, ma non sono esattamente la mia prima scelta. Ecco la Landau '68 CS :
    4 points
  14. Abbiamo speso tutti i soldi in pompini fatti da gemelle giapponesi, il sito era giù solo per far finta di aver fatto qualcosa. Al prossimo aggiornamento del forum andiamo a troie a Berlino sicché bisogna che vi frughiate di più
    3 points
  15. Secondo me valgono quello che valgono le Schecter NJ/Route66: sono chitarre da mestieranti, da gente che vuole uno strumento valido, affidabile, robusto, ben suonante e senza pensieri (di smaccature, graffi e maltrattamenti); volendo sono anche discrete basi per modifiche. Sono un punto di arrivo per chi vuole Godere Suonando(®affus)? Probabilmente no, però non credo sia quello il loro scopo.
    3 points
  16. Procediamo con la seconda Strato. Ho scelto per questa settimana uno degli acquisti più fortunati della mia vita. Ho ordinato con santa pazienza questa chitarra al custom shop Fender sapendo che avrei dovuto aspettare dai 12 ai 16 mesi (alla fine ho aspettato 14 mesi), senza sapere che quei 14 mesi sarebbero stati i più feroci dai punto di vista inflattivo: in pratica ho pagato una cifra che era quella pre-inflazione, e quando lo strumento è arrivato il mercato era già schizzato alle stelle, nonostante molti ciechi non se ne fossero accorti, e questa chitarra nel nuovo listino costava già il 27-28% in più. In 14 folli mesi. Esteticamente è una Strato 70s, con un manico dal profilo large C customizzato. Il tizio non ha le mani piccolissime evidentemente, ma io mi ci trovo bene. È comunque più maneggevole del large C di una CS Custom Deluxe che ho avuto. Radius classico 9,5, tasti medium jumbo. Colorazione midnight wine burst. Al manico un Fender 54 molto tagliente, un 60 centrale e un tagliente texas special al ponte. Chitarra dai suoni non facilissimi da maneggiare, per via di questa abbondanza di acuti debordanti. Infatti è quella che mi richiede la maggiore cura nella scelta di pedale e ampli. Che cos'è? Una Fender Stratocaster CS Robin Trower.
    3 points
  17. gLory in realtà diciamo le stesse cose ma in modo diverso...... non ho detto che con un magnete vintage un hb diventa un PAF.. ma che si arricchisce di nuove sfumature...... poi hai evidenziato un altro particolare importante... il filo NOS vintage..... le tolleranze degli anni '50 erano molto meno precise di oggi..... se allora si poteva parlare di centesimi (0.0X oggi si parla di centesimi di centesimi (0.000X)... e queste variazioni incidono sulla timbrica finale... sia per lo spessore effettivo del filo (che inoltre era molto meno stabile in passato) sia per il posizionamento dell'avvolgimento nella bobina.... il filo vintage suona diverso (feci una prova con una coppia di repliche PAF che provarono il buon Mirko e Francè sui loro strumenti) e quindi anche quello incide sul timbro finale (una caratteristica tipica di questo fattore sono quelle "medie random" tipiche dei PAF) e non da meno c'è un altro parametro importante... la totale randomizzazione dell'avvolgimento che all'epoca dava risultati davvero diversi...... ci sono pickup di quel periodo che suonano da paura ed altri che, quasi, non valgono il costo del materiale se ho messo l'accento sui magneti è solo perchè è l'unica "modifica" fattibile per poter avere un netto miglioramento di un hb....... ovviamente lo stesso discorso si potrebbe fare per il filo di rame..... ma non è un elemento sostituibile.. e sinceramente non ha senso proporre pickup nuovi con filo NOS (che ormai è introvabile quindi dubito che ne usino così tanto) quindi, alla fine, siamo in perfetta sintonia su quanto detto.... ed inoltre non ci dimentichiamo che la percezione è sempre soggettiva ed anche che ci sono altri elementi che possono davvero distruggere il timbro ultimamente ho approfondito dei test sui cavi....... un cavo mediocre ti distrugge tutto...... ed anche un cavo di qualità ma più lungo di un metro ti cambia totalmente la resa finale nelle mie schede tecniche ho aggiunto un nuovo parametro... la frequenza di risonanza "unloaded" e "loaded"..... cioè simulando il wiring dello strumento ed un cavo di 3mt.... ed il valore quasi si dimezza..... se consideriamo che nelle alte frequenze risiedono tutti gli armonici...... va da sè che un cavo mediocre o troppo lungo ti distrugge tutte quelle sfumature di cui stiamo parlando......
    3 points
  18. Alla fine ho dato retta a voi e in particolare a @T0mmy ho preso la Junior da Tomassone. Devo dire che avevate dannatamente ragione. i P90 stanno al posto loro su warp around. Chitarra essenziale ma alla quel non manca niente. Grazie per avermi aperto gli occhi! Tra l'altro devo dire che sono rimasto molto contento anche del negozio, hanno valutato tutto sommato in maniera onesta la mia strato.
    3 points
  19. Non mi ricordo più quante Straterelle ho girato nel corso degli anni: real vintage (una), castomscioppe (tante), standard USA (un po'), messiche (qualcuna). Mi ricordo di quella volta che andai da un amico collezionista di roba vera con una delle mie CS: '60 CS Page Era, una delle prime Time Machine Relic pesantino nitro, bianca con una tastiera in palissandro da urlo e un manico occhiolinato da lacrime, puppi pazzeschi, assettata perfetta. Suonandola, mi manipolavo il popparuolo dalla mattina alla sera, con un grado di felicità paragonabile a quella prodotta insieme alla pischella che ho amato di più nella vita. Andiamo nel museo dell'amico, accattiamo una '63 originale e una '54 originale, tra le millemila tutte originali (Gibson e Martin comprese) che possedeva, per procedere con il confronto costruttivo e soprattutto per la prova del saund. Un AC 30 originale d'epoca con un Echorec originale d'epoca per lui, un Twin Reverb originale del '65 per me. Bene, non sto qui ad approfondire perché e percomi, il giorno dopo la mia bellissima CS '60 Relic è finita diretta sul mercatino. Venduta in poche ore a prezzo pieno per la gioia di chi se la accattò. Chitarra meravigliosa, buona come legna da camino in confronto con quelle vere. Da allora mi sono tenuto impresso quelle sensazioni e quei suoni come termine di paragone. Intendiamoci, ci sono svariati catrami sordi anche vintage originali, pure pastrugnate truffaldine in maniera vergognosa, ma quelle bone: mamma mia! Da allora ho smesso di farmi seghe. Ho girato tante altre chitarre cool e alla fine ne ho tenuta una, non la più bella e costosa perché tanto non c'è storia. Punto. Ecco le caratteristiche: castomscioppa 1960 Stratocater del 1996 Page Era: legni meravigliosi, corpo in due pezzi di ontano selezionatissimo, venatissimo e figuratissimo, accoppiati perfettamente sulle venature, manico cicciosetto oval "c" in acero occhiolinato con tastiera in un palissandro stupendo, hardware perfetto come il wiring, i puppi sono le prime versioni dei Texas, ma la cosa che mi piace di più è la precisione della finitura con una giunzione al tacco perfetta: non passa un foglio di carta velina, al contrario di molte vintage originali. Grande risonanza generale dovuta un'accoppiata manico-corpo ben riuscita. Verniciata in poly che sembra nitro ma è poly di qualità: leggera, senza sbavature, risonante. Imbracciandola restituisce una sensazione Gibson per qualità della liuteria ma non per il peso e la comodità. Radius 9.5. Cambierò solo i tasti che sono narrow tall con dei jumbo che più jumbo non si può quando saranno alla frutta, solo perché devo grattugiare come non ci fosse un domani col toro nella mutanda, ma se sapessi suonare davvero sculander jazzy, fusion e rock, sarebbe perfetta così. Comodissima. Nei primi 2000 costava 2.5K nuova, usata stava intorno a 1.8K. Sarebbe giusto ancora oggi per lo strumento che è. Tutto questo pippone per dire che non c'è masterminkier millemila neuri che tenga in rapporto a quelle vere bone e completamente originali: non ci sono più i materiali, no way. Anzi, addirittura oggi magari le costruiscono anche meglio e alcune Relic sono opere d'arte ma no, non ci sono i materiali e se anche ci fossero, non si potrebbero più usare per via delle normative attuali. Dunque ho scelto di tenere uno strumento per suonare e basta, che facesse riferimento come specifiche a quelle d'epoca ma adattate al modo di suonare moderno, con quelle modifiche che facevano al tempo i musicisti per rendere gli strumenti più adatti al loro "playing". Ogni tanto mi riparte la scimmia eh, quando vedo una castomscioppa come dico io ma poi no; e non sarebbe nemmeno tanto per una questione di soldi, comunque una follia priva di senso, ma è per quanto ti ho appena raccontato in relazione a quelle vere. Le uniche modifiche che ho fatto sono il "sotto-battipenna" come quelle d'epoca ma è giusto uno sfizio, è già perfettamente schermata, un battipenna mint green, manopolame e copripuppi aged white. Non ho sottomano fotine della mia ma ne puoi vedere una uguale qui a 7.9K, un prezzo assurdo, non è da comprare per nessun motivo. Non è un buon investimento e la mia ha anche legni che sembrano parecchio più belli rispetto alle foto di questa: https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-custom-shop-1960-1998-john-page-era_id3370301.html Un'altra fotina presa da Reverb per avere un'idea, anch'essa a un prezzo altino ma intorno ai 3K ci potrebbe pure stare: Un'altra qui: https://iwantthatguitar.com/product/1996-fender-custom-shop-1960-stratocaster-fiesta-red-john-page-era/ E un'altra ancora qui da noi sul Radiochitarra:
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  20. Comunque ricordatevi sempre la regola di malmsteen: Meglio una chitarra di merda con un buon ampli che una gran chitarra e ampli di merda. Poi se si hanno entrambi gran strumenti meglio ancora
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  21. tra le mie chitarre ho diverse sfumature di sunburst, e tre nere (sempre elegante), ma ho sempre avuto un debole per le chitarre gialle (anche se non ne ho avute molte). Ora ho questa: e in tema di tamarraggine mi ero fatto questa, con l'Urlo di Munch appiccicato sul top:
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  22. Tu sei l'uomo giusto al momento giusto, il paladino enunciato nelle leggende venuto a scongiurare i tempi bui che lentamente si stavano facendo strada in questo piccolo ma sereno villaggio sotto forma di pedalame digitale, DI box, IR loader e cultismo Harley Benton. Possano qui bardi cantare L'imperitura gloria dello nostro Giullare Che con lama di smeraldo Sconfisse l'infido maramaldo Che con malvagie trame L'altrui coscienza avea ormai rapito (Siffatto fellone fu Wild Manni - Se non s'era capito).
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  23. Andiamo un po' per coppie, va'. Dunque mi ero fissato pesantemente per la SG nera 61 e che fosse CS perché ci volevo i miei amatissimi custombucker, ma... il custom shop la 61 nera non la fa! Cerca cerca per mesi, alla fine scopro che la fanno soltanto per quelli di Wildwood (le cosiddette Wildwood specs). Insomma, è stato un bagno di sangue a livello economico ma devo dire che il tizio del negozio mi è venuto incontro con uno sconto che ho molto apprezzato. Tempo dopo, in cruccolandia è sbucata questa custom order 61 Gold CS e... non ho resistito. Anche il crucco ha saputo invogliarmi con uno sconto. Sottolineo queste cose perché certi negozi italiani un cliente come me proprio non lo vogliono, e pazienza... Eccole qui: Per gli interessati, la 61 si contraddistingue per un manico molto sottile, e la chitarra non è quindi per nulla sbilanciata come tante SG col manico ciccione (che comunque a me piace).
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  24. Un saluto alla sorellina da parte della sorella maggiore, FGM100.
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  25. Una LP CS Custom F orange widow va bene? Sono incapace di fare foto del genere quindi metto la foto dell'annuncio del negozio quando l'ho comprata. Ma quello che mi ha mandato fuori di testa è il palettone col diamante arancione e il binding arancione. Questa foto è mia e infatti fa schifo:
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  26. gLory parla per esperienza perchè i PAF originali li ha... provati sulla sua Goldtop, incredibili... scrocchiano diversamente dalle repro meglio riuscite.
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  27. idem la suono in standard quando non ho voglia di accordare in DGCGCD la versione di Unledded è quella che adoro, non tanto per l'immenso Page e Plant ma per come mi entra Michael Lee con la batteria, una carezza in un pugno citando il molleggiato
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  28. Parlando di Hammond e di blues io penso a questo... Non se ne è quasi mai parlato di lui qui... Peccato perché trovo che sia stato un Grande, umile e diretto senza tanti fronzoli...
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  29. Davvero incomprensibile…… quei personaggiacci sono da internareeee!
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  30. 2 points
  31. Io di coloratino ho solo questa
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  32. allora di comnazioni di colori un po' anomali posso mettere questa
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  33. Ah non lo so... la tengo appesa perché è bella, mica la suono
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  34. Vai a vedere la Eastman, però l'importante è che tu sia consapevole. Perché se poi ti rimane il chiodo che volevi una Gibson... Cioè sei partito da una CS 58, da confrontare eventualmente con una Standard 50s, e ora siamo alla Eastman. Per me va bene tutto, pure la Epi (ce l'ho avuta) purché tu sia consapevole della scelta e del fatto che vai a giocarti una parte del budget. Cioè io al posto tuo, anziché comprare, andrei a provare degli amplificatori e delle Gibson 58 e 50s. Dopodiché avrei un'idea più chiara. Nel frattempo mi terrei i soldi da parte. Dopodiché mi farei i conti sull'ampli che ho e su quello che vorrei, sulla chitarra/e che ho e su quelle che vorrei, e si vedrebbe cosa fare. Però io non sono al posto tuo. Quindi mi limito a sottoporti le mie riflessioni e poi vedi tu cosa farci.
    2 points
  35. ma chi è sto john page? io conosco jimmy page e john cage, autore di 4'33'' (che la so suonare tutta)
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  36. Mosquì te sei un tossico, se dici così avrai pure un dito di lespol come reliquia sopra la testata del letto
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  37. Ma si che qualcosa di colorato c'è l'ho pure io.. dovrei avere pure una prs arancione o quasi ma non trovo la foto
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  38. surf's up! è arrivata ieri dalla germania (giustamente, ha il german carve). si adatta abbastanza male alla custodia rigida marchiata mosrite in dotazione, che invece è perfetta per la jaguar, quindi sono felice lo stesso. come suono mi sembra molto figa (è la mia prima mk1, avevo avuto solo mk2 finora), ma devo cambiare la molla del ponte. chissà se va bene una di quelle tipo bigsby, o se ne devo cercare una apposta. boh, vedremo.
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  39. Io invece dico si al marrone, il marrone è un colore quotidianamente familiare e bisogna celebrarlo.
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  40. Entrare nel laboratorio di Lory è un'esperienza mistica, specie se all'entrata non hai particolare passione per le gibbs e all'uscita ti ritrovi con una salivazione incontrollabile.
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  41. Si, in realtà la Goldtop coi PAF che ha provato Luca @il postino è anni '50, però ne ho altre moderne: una CC24 (l'unica Custom Shop sopravvissuta) e poi un paio di repliche Burst fatte bene, con legni e anche tutti i materiali vintage. Poi... praticamente tutte le altre chitarre che ho tenuto sono vintage: una LP Custom, un paio di SG, due LP junior single e double cut, una Goldtop del '52, una Supro del '59, una 335, e poi qualche straterella che sennò il @Bananas mi toglieva il saluto Ah, pure una Tele, ultima arrivata... e sicuro ne sto dimenticando qualcuna perché sto rincoglionendo e perdo il conto
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  42. Sarebbe utilissimo inglobare le vostre considerazioni in codesto 3D nell'apposito 3D "Facoltà di Comodinologia": O magari unire i 2 3D senza perderne pezzi. Anche questa discussione comincia contenere professorologia topica che andrebbe nell'altro. Tutti i radiochitarristi o aspiranti tali avrebbero oggi, e soprattutto in futuro, un punto di riferimento facile da trovare e riccamente ciccione di informazioni filolologiche di alto profilo. Grazie per la vostra comprensione oltre che per la vostra infinita saggezza. PS. lo zio @Jester2025 peraltro noterà che l'immagine qui sotto nell'altro 3D contiene gear real vintage e non castomsciop o altro. Ecco perché quando il Rettore @guitarGlory si esprime, tendiamo a prenderlo piuttosto sul serio. Lo stesso dicasi per amp e pedaletti.
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  43. A livello puramente estetico, le ultime R8-9-0 sono quasi perfette se il riferimento è il look "burst": logo corretto, forme corrette del body, carve\dish giusto (non drammaticamente appariscente, ma comunque le linee sono giuste), plastichine non perfette ma comunque carine e dai colori corretti. Restano ancora migliorabili gli inlays, che non beccano mai come pattern, e alcune parti di hardware... tipo il tailpiece, tanto per fare un esempio. Legni ovviamente non corretti storicamente, a causa dei costi e delle limitazioni nell'uso del mogano honduran per manico e body e del palissandro brasiliano per la tastiera: da un po' di anni utilizzano il mogano Fiji leggero sulle Reissue - e del palissandro indiano (tranne rari casi in Braz o Madagascar) per le tastiere. Finiture devo dire molto belle come colori, sia del top che del back. Di base - parlando sempre di estetica - le R recenti per questi dettagli sono più vicine a una burst di quanto siano mai state tutte le reissue precedenti. Per il suono invece... tocca provarle. Al netto delle specs, che seguono i vari periodi produttivi, ogni chitarra, di ogni periodo, fa storia a sé... si trovano chitarre belle o meno belle in ogni anno. Menzione speciale per il periodo 2015-2017 in cui ho trovato veramente pochi "cancelli" e tanti esemplari molto buoni tra le tante che mi capitano per le mani. Pickup per me da cambiare a prescindere dal periodo: che siano burstbucker o custombucker, non sono all'altezza; ci si può convivere eh, ma una volta che si provano dei PAF o delle repro PAF fatte bene (Wizz, Stephen Design, Brandon Wound ecc ecc) la differenza è molto evidente. Idem per l'elettronica, almeno fino al 2019-2020, quando hanno iniziato a montare Bumblebee repro by Luxe e pots CTS TVT. gLory
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  44. Fondamentalmente è così. Però bisogna vedere i vari modelli durante gli anni perché Gibson ha cambiato spesso. Per alcuni anni hanno realizzato delle Standard col body scavato per ridurre sensibilmente il peso. Quelle di alcuni anni montavano i pick up 490-498, che sono da hard&heavy, non certo di orientamento "vintage". Diciamo che per molti anni il concetto di "standard" per Gibson era uguale al concetto di standard della Fender: ovvero non la riproduzione dei modelli storici, ma lo standard del momento storico in cui veniva prodotta. Invento il weight relief? Beh questo è il nuovo standard perché rappresenta quello che mi sono inventato di nuovo. Negli anni più recenti c'è stato un cambiamento: le "innovazioni" sono state date alla Classic (push pull, weight relief, manici sottili, pick up più moderni), mentre le standard 50s e 60s riproducono le standard vintage del passato, quindi la versione economicamente più abbordabile delle CS reissue 58-60. In pratica ora per Gibson la Standard equivale alla American vintage di Fender. Per Fender invece standard continua ad essere la chitarra che l'azienda desidera sia la versione della Stratocaster standard moderna: la Professional. Pick up nuovi, un manico nuovo, possibilità di usare insieme pick up ponte+centrale+manico, tacco smussato ecc. (La Ultra è l'innovazione spinta, quella che per Gibson è la serie Modern e che nel custom shop è la Custom Axcess bengal burst).
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  45. Fagli un pronto, è una persona di rara gentilezza e disponibilità, nonchè molto competente soprattutto in ambiti fenderiani.
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  46. Girano un sacco di falsi da anni e un sacco di chitarre "player grade" che tornano "mint". Purtroppo c'è da dire che internet è stato decisivo da un lato per documentarsi correttamente e sgamare i falsi e i tarocchi ma dall'altro (praticamente in contemporanea) ha dato il via libera al taroccaggio quello spinto e definitivo. E qui parlo di tutto il vintage "serio". Dai un occhio qui: https://www.abalonevintage.com/fake_1959_gibson_les_paul_standard_guitars_forgery_replica_bogus_photos.htm
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